Per adesso ancora niente concerti, ma il tentativo di ritorno alla normalità del mondo della musica trentina passa anche dall’uscita di nuovi lavori. Una scelta non facile senza la prospettiva di un tour dal vivo, e forse anche per questo Milo Brugnara, cantautore Folk attivo da diversi anni sui palchi trentini e non solo, ha legato il suo nuovo disco, dal titolo “Controtempo Controvento”, ad un particolare appello.
Di cosa si tratta, Milo?
Io normalmente sono legato al percorso classico di produrre la musica, dal cd ai concerti per distribuirlo. Vista la situazione però ho dovuto fare i conti con la modernità, organizzando una specie di crowdfunding anche se il disco è già stato registrato ed è in fase di produzione. La pandemia ha fatto saltare le date di presentazione in programma, quindi ho deciso di appoggiarmi alla piattaforma web onmusic.it e chiamare a raccolta gli amici, le persone che mi seguono e che mi vogliono supportare, che potranno acquistare in preordine il disco permettendo di concludere la produzione.
Qualche anticipazione su questo disco…
Il titolo è una presa d’atto del non essere troppo in linea con questa modernità, anche musicale. Mi sarebbe piaciuta l’espressione “in direzione ostinata e contraria”, ma l’ha già usata De André e quindi ne ho trovata una simile. È un disco vario di suoni e situazioni, tra ballate classiche e qualche pezzo che spinge un po’ di più, con tante storie probabilmente unite dall’impegno della memoria e quello sociale.
Il disco è stato registrato prima della quarantena. Se dovesse rimetterci mano ora cambierebbe qualcosa?
Questa situazione è stata talmente particolare che non ho avuto ancora il tempo di fermarmi a pensarci sopra. Potrebbe anche uscirne un nuovo pezzo, ma eventualmente sarà per il prossimo. Durante questi mesi ho continuato a gestire le mie cose, lavorando anche al disco con Niccolò Conti, bravissimo fonico roveretano: ne è uscito un lavoro che mi dà molta soddisfazione, i musicisti che mi accompagnano sono stati grandiosi.
Il tempo che stiamo vivendo sta bloccando il mondo della musica, è un problema per chi vive di spettacolo?
Ho la fortuna di avere un lavoro che mi ha permesso di andare avanti nonostante lo stop, ma indubbiamente questa situazione ha messo in difficoltà tanti settori. Spero si ricrei un equilibrio per poter ripartire anche se è difficile ragionare sui tempi. C’è molta confusione, diffidenza e isteria ma anche tanti sentimenti buoni, siamo tutti sulla stessa barca ed è emersa anche tanta solidarietà reciproca.
Di solito questo sarebbe il momento di ricordare le date dei prossimi concerti…
Sono stato costretto a scoprire le dirette su Facebook, che dopo un approccio scettico ho anche rivalutato. Il rapporto umano manca, ma se non si può ben venga la tecnologia. Spero però di poter recuperare al più presto qualcuno dei concerti saltati.
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