Un progetto nato per avvicinare i giovani al mondo del lavoro, dare loro l’opportunità di applicare quanto appreso in aula ma anche per far conoscere l’offerta formativa del CFP-UPT e le competenze che i ragazzi acquisiscono durante il periodo scolastico; senza dimenticare il desiderio di essere vicini alle aziende e ai loro bisogni di formazione e aggiornamento professionale.
“Da tempo stiamo lavorando per introdurre in aula a livello curriculare l’insegnamento dei più moderni e innovativi strumenti informatici per fare in modo che i nostri ragazzi acquisiscono abilità sempre più richieste e spendibili nel mondo del lavoro”, spiega Claudio Nicolussi, direttore del centro tionese dell’Università Popolare Trentina. “Oltre a questo abbiamo stretto accordi e partnership con un crescente numero di aziende e di enti della realtà giudicariese”. La collaborazione funziona. “Noi cerchiamo loro ma è vero anche il contrario”, aggiunge Nicolussi. “Le imprese interessate a collaborare con noi sono sempre di più, sia per ospitare gli stage dei nostri studenti, sia per promuovere progetti comuni legati al marketing, alle nuove tecnologie ma non solo”.
Dopo un primo seminario di inquadramento generale dedicato ai nuovi trend e ai futuri scenari tecnologici, le aziende hanno avuto a disposizione due interi pomeriggi per approfondire tematiche specifiche o risolvere particolari esigenze. Ogni partecipante è stato affiancato da uno o più studenti che hanno offerto una sorta di servizio personalizzato per dare un concreto supporto nella risoluzione di alcuni bisogni.
Alcuni dei presenti hanno iniziato a realizzare un sito web adatto anche alla navigazione da telefono cellulare o tablet, utilizzando strumenti gratuiti e intuitivi. Altri hanno imparato ad attivare e gestire un profilo aziendale su Google Plus, mentre qualcuno si è dedicato al mondo dei social per dialogare con i propri clienti o acquisirne di nuovi, muovendo i primi passi su Twitter, Facebook e Instagram.
Ci sono state poi alcune aziende che hanno invece mostrato interesse per l’utilizzo dei cosiddetti servizi “cloud” gratuiti forniti da Google per la condivisione di informazioni e file a distanza, sia su computer fissi o portatili che su dispositivi mobili come telefoni cellulare o tablet. Altre che hanno lavorato sulla condivisione di immagini e contenuti multimediali. Un ottimo esempio di scambio fra scuola e mondo del lavoro.
Lascia una recensione