L’emergenza mondiale legata al coronavirus ha inevitabilmente rivoluzionato i calendari e i piani di tutti gli atleti, in particolare quelli che stavano sognando di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo. Sul finire di marzo, infatti, il Comitato Olimpico Internazionale ha ufficialmente annunciato il rinvio di dodici mesi dell’attesa rassegna a cinque cerchi.

Nella speranza che fra un anno il Covid-19 sia definitivamente alle spalle e solo un bruttissimo ricordo, gli azzurri di casa nostra si stanno allenando nella proprie abitazioni ricalibrando totalmente la loro preparazione fisica. Fra le trentine che speravano di salire sull’aereo con destinazione Giappone, c’è pure la lagarina Elena Tonetta che si sarebbe dovuta giocare il “pass” per i Giochi di Tokyo nella tappa di Coppa del Mondo programmata nel mese di giugno a Berlino. L’arciera dell’Aeronautica Militare, però, tiene viva la sua personale fiamma olimpica allenandosi costantemente nella sua casa di Mori dividendosi fra gli allenamenti nella stube e la vita di mamma con la bellissima Giulia.

Elena, come hai accolto lo slittamento al 2021 dell’Olimpiade?

La notizia era nell’aria da giorni e sicuramente è stata la scelta più giusta – spiega la trentaduenne della Kappa Kosmos Rovereto -, ma diciamo che il 24 marzo ha sconvolto tutto. Un problema enorme per tutto il mondo che complicherà pure i prossimi mesi, non solo nel mondo degli sportivi. In giugno ci saremmo dovuti giocare la qualificazione in quel di Berlino, dove un anno fa avevamo colto un bel successo in Coppa del Mondo, ma ora non sappiamo ancora come verranno rimodulati i calendari. Speriamo che nel 2021 si trovi una soluzione definitiva contro questo virus.

Dopo la gravidanza aveva paura di non ritornare più a gareggiare contro le migliori del mondo?

Dopo il matrimonio con Danilo e l’arrivo di Giulia, non sapevo se sarei riuscita a rientrare ad alti livelli e contro le atlete più forti di tutto il mondo. Invece il tiro con l’arco s’è confermato uno sport nel quale conta tantissimo la parte mentale e, dopo la gravidanza, mi sono scoperta più matura e serena nei momenti cruciali delle gare. La vita da mamma è bellissima, ma nel contempo ti porta a dover sfruttare nel migliore dei modi il tempo a disposizione. Possiamo definirla una nuova maturità agonistica e negli ultimi 12 mesi sono riuscita a tenere sempre punteggi molto alti. Mi alleno un po’ meno, ma con maggior intensità e concentrazione.

Il lockdown ha fermato pure tutti gli sportivi professionisti, come si è organizzata per mantenere la forma?

Da settembre 2019 avevamo iniziato un programma preciso per arrivare nelle condizioni migliori nella fase clou della stagione, ma ora va riadattato tutto. Sfrutto il paglione sistemato nella stube per tenere in allenamento il gesto tecnico con l’arco ricurvo e con un bersaglio in scala si può simulare la distanza di 70 metri. Chi vive in appartamenti più piccoli, ad esempio, si attrezza con gommapiuma e paglioncini in camera. Non è la stessa cosa visto che di solito la freccia può raggiungere i 200 km/h, ma è il massimo che si possa fare senza raggiungere i centri sportivi, come la Baldresca. Ho ridotto gli allenamenti e speriamo arrivino presto comunicazioni sui prossimi eventi per capire se potremo concederci un mese di pausa, prima di ripartire al massimo in vista del 2021.

Dopo il rinvio dell’Olimpiade, ha pensato al ritiro?

In effetti avevamo già altri progetti per il prossimo anno – sorride Tonetta -, ma possono aspettare ancora un po’. Senz’altro non sarà semplice staccare il pass per il Giappone perché ci sono diversi giovani in rampa di lancio, come la piemontese Tatiana Andreoli, ma proverò a giocarmela fino in fondo. Nel tiro con l’arco la carta d’identità conta fino ad un certo punto e nel mio cuore il sogno di ritornare alle Olimpiadi, dopo l’esperienza di Pechino 2008, rimane ancora acceso.