Non poco per l'umile insaccato del Banale, che ha saputo imporsi a livello nazionale
Il borgo di San Lorenzo in Banale, ai piedi delle Dolomiti di Brenta, celebra questo fine settimana la “ciuiga”, il tipico salame con le rape oggi presidio Slow Food, con una sagra tra il goloso e il folkloristico, nelle corti, tra i vicoli, nelle cantine e sotto i “volt” delle suggestive frazioni di Berghi e Pergnano. Nella 13a annata della sagra, la ciuiga festeggia il secolo e mezzo della sua invenzione con una serie di iniziative di tutto rispetto, entrando ufficialmente nel Dna del Banale Esteriore, quella parte del Banale che guarda verso Castel Mani e la sella dell'altopiano.
Tre giorni, venerdì 31 ottobre, sabato 1 e domenica 2 novembre, all'insegna di degustazioni, spettacoli di strada, stand gastronomici, musica itinerante, gemellaggi con borghi amici e con i ristoranti locali che propongono sfiziosi menu a tema.
Una sagra piena di novità per celebrare al meglio San Lorenzo in Banale come borgo più bello d'Italia. Prima fra tutte l'aspetto letterario, che fa capolino per la prima volta.
Si tratta della presentazione di tre libri. Venerdì 31, alle 17, Alberto Folgheraiter presenta “I villaggi dai camini spenti”, mentre sabato 1 novembre alle 16.30 Elio Orlandi presenta “Il Richiamo dei Sogni” e Graziano Riccadonna presenta “Patrizio Bosetti. La lega dei contadini, la cooperazione trentina”, edito da UCT.
La sagra ha inizio venerdì 31 ottobre con la cena di gala alle 20 presso Castel Mani a cura dei cuochi di San Lorenzo: questa volta tocca allo chef Diego Rigotti, della Maison de Marc Veyrat n Alta Savoia.
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