“Vi voglio bene”. E' un'immagine agghiacciante e nello stesso tempo dolcissima quella di Carmela, mamma agonizzante,
Certo non hanno come riferimento il fatto di Pergine altre considerazioni del Papa, ma milioni di casi analoghi frutto dell'odio, delle guerre, del pregiudizio e dell'indifferenza, per ribadire che la Chiesa “è la casa di Gesù”, una “casa di misericordia” che accoglie di tutti e non un luogo del quale i cristiani possano “chiudere le porte” come spesso capita. Servono quale monito per chi, esacerbato dalla drammaticità di molti fatti di cronaca, invocano una giustizia sommaria, si lasciano andare a valutazioni disfattiste su tutto e su tutti, usano violenza. Quanta gente arrabbiata per strada mentre dilagano gli scandali di molti chiamati o eletti in posti di responsabilità pubblica e privata. Eppure il Papa, in una visione ben più ampia degli avvenimenti, non solo ecclesiali, invita tutti a guardare oltre, a puntare sul cuore per vedere di quanta generosità ognuno è capace. Nessuno può essere escluso dalla misericordia di Dio.
“La Chiesa è la casa che tutti accoglie e nessuno rifiuta”. Le sue porte permangono spalancate – conferma – perchè quanti sono toccati dalla grazia possano trovare la certezza del perdono”. Misericordia e perdono sono dunque considerati come cardini della vita cristiana, decisivi in una società che cambia e che continua a riproporre situazioni di povertà, di sofferenza, di violenza, ma anche una povertà spirituale, di relazione e di cultura. La misericordia individuale non vuole e non può sostituire la giustizia sociale, ma può essere l'ispirazione e la motivazione a darsi da fare – è quanto sostiene il card. Walter Kasper nella sua recente pubblicazione “La sfida della misericordia”. Si tratta di un'accoglienza che troverà la sua immagine simbolica proprio nel rito iniziale del Giubileo straordinario, con l'apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, l'8 dicembre prossimo e delle altre tre Porte Sante di Roma delle Basiliche Maggiori di San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura.
L'iniziativa vuole invitare i fedeli di tutto il mondo a celebrare il sacramento della riconciliazione. “Un po' di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto” aveva dichiarato Bergoglio all'esordio del suo pontificato. Il suo motto da vescovo è riassunto in queste parole: “Miserando atque eligendo” (con misericordia e predilezione). Da Papa ha coniato il neologismo “misericordiando” e citato il termine misericordia per 31 volte nell'Esortazione apostolica Evangelii Gaudium.
Infine nel messaggio quaresimale 2015
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