Il ritrovo di tutti i 12 circoli pensionati della valle è un momento di verifica e di confronto. Zancanella: “Affrontare insieme le difficoltà è più semplice”
Largo agli anziani. Seguendo un fenomeno ormai previsto da tempo cresce in Fiemme e in Fassa il numero di persone in età. Se nel 2010 la popolazione sopra i 65 anni era il 19,41% in Fiemme e il 16,1% in Fassa nel 2030 essa sarà quasi un quarto del totale. Per la precisione il 24,24% (Fiemme) e 23,24% (Fassa).
Per quella data si prevede che i maschi avranno una vita media di quasi 83 anni e le femmine di circa 88 anni, con una progressiva riduzione della differenza fra i sessi. L'allungamento della vita è un fatto sicuramente positivo, specialmente se gli anni aggiunti potranno essere vissuti in buona salute e in un ambiente ricco di relazione sociali.
Per questo la società ha investito molto nel settore assistenziale e nella preparazione di personale adeguato a svolgere servizi per gli anziani autosufficienti e non. Da tempo poi sono presenti sul territorio forme di associazionismo per animare il tempo libero. Tra tutte spiccano i Circoli pensionati e anziani diffusi in molti paesi che offrono alla persone in età un punto di ritrovo con un ricco programma di iniziative ricreative e culturali.
Per sottolineare il ruolo svolto e incentivare l'adesione, è stata promossa giovedì 18 settembre una grande festa di tutti i Circoli pensionati e anziani di Fiemme – 12 in tutto con oltre due mila iscritti – sotto il grande tendone di Ziano per un momento conviviale e di confronto. L’iniziativa è nata all’interno della commissione consultiva “Attività sociali e volontariato” della Comunità territoriale della Val di Fiemme, trovando subito il consenso dei vari circoli e il sostegno economico delle Casse Rurali di Fiemme e Centrofiemme e del Comune di Ziano, che si è accollato la parte logistica dell’organizzazione.
“È molto importante che le associazioni entrino in un’ottica di valle, creando occasioni di incontro il cui valore va aldilà del fattore ricreativo”, ha detto il presidente della Comunità territoriale, Raffaele Zancanella. “Le difficoltà che ogni singola realtà trova sul cammino sono tra loro simili: affrontarle insieme, unendo le forze e le idee rende la loro gestione decisamente più semplice, oltre a permettere in alcuni casi di razionalizzare le risorse a disposizione”.
Insomma uniti si possono affrontare con successo piccoli ostacoli organizzativi, fiscali e assicurativi che si incontrano nell'attività quotidiana. Nel prossimo mese di ottobre poi suonerà la campanella per le cinque sezioni dell'Università della Terza età e del tempo disponibile. A Cavalese, Tesero, Predazzo, Moena e Pozza di Fassa funzionano centri di attività culturale per la popolazione adulta.
L'iniziativa non è solo dedicata a chi è in pensione. Possono iscriversi, infatti, persone che abbiano compiuto i 35 anni di età. L'opportunità di apprendimento lungo tutto l’arco della vita è un modo per arricchire il bagaglio personale di conoscenze e stimoli necessari per vivere meglio. L’esperienza di questi anni ha confermato che partecipando ad attività formative e culturali è possibile integrarsi nel tempo presente ed essere protagonisti della propria vita sia in ambito privato che nelle relazioni sociali e comunitarie. Il coinvolgimento ai corsi culturali delle persone ha inoltre favorito lo sviluppo di un senso di appartenenza dal quale sono nate in modo autonomo forme di produzione culturale, attività di carattere socio-ricreativo e iniziative di volontariato sociale.
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