Cimice sui pomodori

CIMICE SUI POMODORI. Quest’anno la cimice asiatica sta creando dei seri problemi agli agricoltori che si vedono uva e mele gravemente infestate  e danneggiate da questo insetto alieno. L’Halymorpha halys sta aggredendo pesantemente anche gli orti predando ogni ortaggio, fagioli e pomodori per primi. I suoi effetti sono evidenti: i pomodori a causa delle punture presentano aree tondeggianti, infossate e  con aureola nerastra. La polpa nel punto colpito  suberifica e il prodotto …da buttare. Sui fagioli invece i baccelli sono asciutti, privi di grano e insipidi, immangiabili, con perdita totale del prodotto.

ACETO DI VINO O DI MELE? Una lettrice di Trento (G.B.) chiede lumi  sull’aceto. “Uso l’aceto in molti modi – ci dice– , per condire insalate  e per pulire la casa. Meglio usare quello di vino o quello di mele?”.

L’aceto di vino viene prodotto grazie al’azione di batteri acetici che si formano durante la fermentazione del vino e può essere pertanto rosso o bianco a seconda delle uve usate. E’ un condimento ipocalorico  e un conservante naturale ( basti pensare ai molti ortaggi consumati “sottaceto”. Rallenta la digestione  ed accentua il senso di sazietà. Non va abusato da quanti soffrono di gastrite o disturbi del’apparato gastro-esofageo. L’aceto di mele  è ottenuto dal processo di fermentazione del “sidro” o mosto di mele è apprezzato per il suo aroma  e perché influisce positivamente sulla flora intestinale, riduce la pressione sanguigna ed è ricco di Sali minerali e ipocalorico (solo 21 calorie per 100 grammi ). L’aceto di vino ne ha 19. L’aceto di mele è leggermente torbido e il suo colore giallo intenso.  Quello  industriale è giallo oro e limpido perché filtrato. L’aceto si usa molto anche per molte pulizie di casa e un cucchiaio nell’acqua dei vasi di fiori freschi recisi li mantiene più a lungo.

AMARILLIDE A NATALE. L’amarillide che avete in vaso e che ora è in fase di quiescenza rifiorirà la prossima primavera. se volete averla fiorita per Natale è tempo di procedere alla “forzatura” del bulbo, pratica che fa terminare prima del tempo la stasi vegetativa e ne permette di anticiparne la fioritura.  E’ sufficiente che 3-4 settimane prima di Natale trasferiate il bulbo in casa dove la temperatura  arriva anche a 20° e lo poniate in posizione ben luminosa, vicino ad una finestra e lo bagnate. In pochi giorni il bulbo si sveglia dal riposo e nel giro di 2-3 settimane  si avranno germoglia mento ed emissione dello stelo fiorale. Il completamento dello sviluppo si avrà giusto per le feste natalizie.

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