Presentato il programma alla 25° edizione. Arriva l’opera ed un ricordo dell’ideatore Paolo Manfrini
E’ stato presentato, in una conferenza stampa molto partecipata anche da varie autorità politiche provinciali, fra le quali l’assessore al turismo Roberto Failoni, il programma della 25° edizione de “I Suoni delle Dolomiti”.
La stagione dedicata al festival, quest’anno, sarà un po’ più dilatata, “per permettere di scoprire il fascino che il primo autunno dona alle Dolomiti”. Si parte così il 30 giugno, per finire il 15 settembre. Tutti i concerti, ove non fosse indicato altrimenti, avranno inizio alle 12.
Ma la più grande novità di quest’anno è che, scesa dal palco, per la prima volta un’opera integrale verrà rappresentata, a cielo aperto, ad oltre 2000 metri di quota. Il 31 agosto, infatti, sul Pian della nana in Val di Non, verrà proposto il capolavoro di Gioacchino Rossini: “Il Barbiere di Siviglia”.
Il primo appuntamento ospiterà presso Rifugio Micheluzzi, in Val di Fassa, l’estro del violoncellista Giovanni Sollima e del mandolista Avi Avital. Il 7 luglio, all’ombra delle Pale di San Martino, spazio ai Corni della Scala, mentre gli ottoni del gruppo Septura Brass si esibiranno a Malga Flavona, in Val di Non. La musica classica tornerà poi al 21 agosto sul Monte Agnello, in Val di Fiemme, con un quintetto di fiati dell’Accademia di Santa Cecilia e Royal Concertgebow Orkest, mentre il 28 agosto, al Rifugio Antermoia, in Val di Fassa, la violinista Lorenza Borrani sarà accompagnata da Ursina Braun, Riikka Reppo, Mats Zatterqvist e Carla Maria Rodrigues.
Per il genere folk, il 14 settembre al Ciampac arrivano i Penguin Cafe, mentre Alasdair Fraser e Natalie Haas “faranno ballare le margherite” il 14 luglio a Malga Canvere, in Val di Fiemme.
Il ciclo world music sarà invece dedicato al Trio in Uno, il 5 settembre a Rifugio Bergvagabunden, sempre in Val di Fassa, e al Russian Renaissance, tre giorni più tardi sulla Paganella. L’11 settembre, a Passo di Lavazè, sarà il turno dei Chesba.
Ci saranno anche due trekking: il primo sulle cime del Catinaccio e del Sassolungo (28 – 30 giugno), con Giovanni Sollima e Avi Avital, il secondo sul gruppo del Brenta (1- 3 settembre), con il violoncellista Mario Brunello.
Ci sarà spazio, ovviamente, anche alla classicha “Alba delle Dolomiti” con la narrazione musicata “E intanto si suona”, sul Col Margherita in Val di Fassa, il 20 luglio alle 6. Il Campiglio Special Week sarà invece dedicato alla musica brasiliana.
L’ormai rinomato festival trentino si chiuderà, infine, il 15 settembre sotto le Pale di San Martino, in Primiero, con Malika Ayane.
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