Con Gramellini e Matano due programmi che aiutano a “leggere” le parole e le foto di sette giorni
Il suo stile è quello di sempre, sobrio ed essenziale, ma allo stesso tempo ironico e affilato.
Ed è in fondo lo stesso che gli affezionati lettori del suo “Caffè” quotidiano sul Corriere della Sera conoscono e apprezzano ormai da lungo tempo.
Lo avrete già capito: stiamo parlando di Massimo Gramellini e del suo programma “Le parole della settimana”, in onda su Raitre il sabato in prima serata.
Nata come rubrica all’interno della trasmissione “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, da alcuni anni la proposta del noto giornalista torinese è diventata un programma autonomo, che si pone come un piacevole salotto dove il conduttore incontra i suoi ospiti per parlare di attualità e, in particolare, di alcuni tra gli avvenimenti più significativi della settimana.
La puntata inizia con un’intervista ad un personaggio noto della politica, della cultura o dell’attualità. Il dibattito ci è parso garbato, ma non noioso, brioso, ma non incalzante. Le domande sono confezionate con cura ed offrono al telespettatore un’occasione di approfondimento obiettiva e spesso utile.
Nella seconda parte del programma gli altri ospiti invitati in studio, generalmente un giornalista di primo piano, un personaggio dello spettacolo o della musica ed uno scrittore, esprimono invece la propria visione personale su alcuni dei fatti più rilevanti della settimana.
Il tempo in compagnia di Gramellini e degli ospiti del suo salotto passa in fretta e senza stancare.
Il format – meno dialettico di un talk show a più voci – è piacevole ed ha il pregio – oltre ad intrattenere il telespettatore in una fascia importante come quella del sabato della prima serata – di fornire una documentazione accattivante ed esaustiva.
Sempre nella serata del sabato, ma dopo la puntata di “Presa Diretta”, e quindi pochi minuti dopo la mezzanotte, da qualche settimana ha preso il via “Photoshow”, un programma affidato al conduttore del TG1 Alberto Matano, che i lettori più attenti ricorderanno anche per la trasmissione “Sono innocente” sempre proposta da Raitre, affiancato dall’artista Francesco Vezzoli e dal sociologo Massimiliano Panari.
L’anima della trasmissione, che si articola in sette puntate, si gioca sull’esame e l’approfondimento delle immagini: la foto della settimana, quella che è più immediata, quella “fake” (cioè un falso) ed altre foto raccolte dai social. Anche in questo caso non mancano gli ospiti in studio, che commentano una galleria di immagini che li riguardano.
L’inedita proposta lanciata da Raitre presenta alcuni spunti originali, ma la fascia oraria in cui è confinata non ne favorisce di certo la conoscibilità da parte dei telespettatori.
Claudio Lamanna
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