Giovani talenti in Filarmonica

“Nella sala della filarmonica di via Verdi la musica non si disperde. L’artista la sente sulla propria pelle proprio mentre suona”.

Con queste parole Lorenzo Arnoldi, presidente della Società Filarmonica di Trento, spiega la magia dell’appuntamento che, ogni anno dagli anni Cinquanta, si ripete in via Verdi 30.

Comincia infatti lunedì 14 gennaio la Stagione di Concerti 2019; ad aprire le danze sarà l’orchestra barocca “Modo Antiquo” diretta da Franco Maria Sardelli, con pezzi di Corelli, Haendel, Vivaldi e Bonporti.

Quella di quest’anno, curata come sempre con intuito dal direttore artistico Antonio Carlini, è una rassegna caratterizzata dalla varietà: i generi spaziano dal barocco al romantico, anche se gli ensemble sono tutti accomunati dal fatto di essere rigorosamente non orchestrali.

“Avremo con noi molti artisti giovani ed emergenti”, spiega ancora Arnoldi. Il 18 febbraio si esibirà il più giovane tra loro, il pianista diciassettenne Alexander Malofeev, che eseguirà delle sonate di Beethoven, Ravel, Rachmaninoff, Cajkovskij e Prokofiev.

Ultimo appuntamento primaverile della Stagione di Concerti è quello del 16 aprile con l’”Isabelle van Keulen Ensemble”. Si riprende poi in autunno – il 4 ottobre – con il giovane pianista Fabrizio Gorini, per terminare il 9 dicembre con il violoncellista Giovanni Sollima.

Sicuramente Trento non è una piazza mondiale per questi artisti che, comunque, vi tornano per il piacere di suonare in una sala che assomiglia ad un grande salotto, ascoltati da un pubblico attento – parliamo di circa 230 abbonati ogni anno – quale è quello della Società Filarmonica di Trento.

Una sala ed una Società che hanno anche una storia importante ed antica. Infatti, la Società Filarmonica di Trento compie quest’anno 224 anni. Fondata nel 1795, è nata come punto aggregativo per una novantina di borghesi e nobili – primo fra tutti il conte Thun – che studiavano musica. Queste persone hanno cominciato poi, nel corso degli anni, ad esibirsi anche in occasioni di carattere pubblico.

La sala della fisarmonica vera e propria nasce, assieme al palazzo di via Verdi, nel 1905. L’intero palazzo è stata progettato dell’architetto Emilio Paor; la sala della fisarmonica, in particolare, s’ispira a quella di Vienna. Dopo la seconda Guerra Mondiale, il palazzo è stato donato al comune di Trento. Continua, invece, l’attività della sala della fisarmonica che, oltre alla Stagione di Concerti, da vent’anni propone altre iniziative in collaborazione con l’università della terza età e le scuole medie. Si svolgono anche in questa sala una rassegna mattutina domenicale di 9 appuntamenti (che inizierà domenica 20 gennaio alle 10.30 con il Milano Saxophone Quartet) e, ad ottobre, tre incontri sulla musica jazz.

Per ulteriori informazioni: www.filarmonica-trento.it

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