La festa nei mesi dell’austerity con lo choc petrolifero del 1973

Il 2 dicembre 1973 il governo impose l’austerity. Nella foto via Brennero. Foto Gianni © Zotta
Le guerre arabo-israeliane dal 1967 al 1973 avevano reso impraticabile il canale di Suez, costringendo le petroliere alla circumnavigazione dell’Africa. Inoltre, in seguito alla sconfitta egiziana nella guerra dello Yom Kippur (ottobre 1973), i Paesi arabi decretarono l’embargo del grezzo con la chiusura delle forniture a Stati Uniti ed Europa, accusati di parteggiare per Israele. Lo choc petrolifero costrinse molte Nazioni occidentali a ridurre drasticamente i consumi di energia.

Il 2 dicembre 1973, in Italia, il governo impose l’austerity, con il divieto di circolazione delle automobili nei giorni festivi, lo spegnimento delle insegne luminose. La RAI chiudeva le trasmissioni alle 22.45; il telegiornale unico fu anticipato dalle 20.30 alle 20, orario che mantiene ancor oggi.

Quell’inverno, i termosifoni furono tenuti al minimo e la domenica le città restarono deserte. Le strade, anche le principali (nella foto: Via Brennero a Trento) furono utilizzate dai ragazzi come piste ciclabili, campi da calcio o per pattinaggio a rotelle. La pacchia, per loro, durò poco.

Nell’aprile del 1974 le norme furono leggermente modificate. La domenica fu consentito il traffico delle auto private a targhe alterne: un giorno via libera a quelle che terminavano con numero pari, la domenica successiva per quelle con numero finale dispari. Poi venne giugno e ogni restrizione fu abolita.

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