Pennelli e colori, strumenti del mestiere

Il murales al maniero commissionato dal comune e realizzato dagli studenti dell'Istituto “Vittoria”: “Vi dimostriamo che l’arte non è in decadenza, ma sempre attuale e richiesta

Colori acrilici, pennelli a setole fitte e compatte, matite colorate, morbide spugnette e strofinacci. Per decorare con la tecnica stencil bastano pochi semplici strumenti, un pizzico di pazienza e tanta creatività. Nessuna gara: più subentra la calma e meglio risultano le opere finite, originali e creative come quelle plasmate da nove studenti dell’Istituto d’Arte Vittoria di Trento.

È stata la classe quarta B di arti figurative ad essersi cimentata, dalla mattina alla sera di sabato 14 giugno, in un’estemporanea di pittura nella lizza di Castel Drena. La concretizzazione di un progetto d’aula messo a punto in meno di un mese dalle docenti Renata Mariotti e Monica Huez e coadiuvate da Gloria Zeni, coordinatrice dei progetti esterni. “Hanno chiesto un contributo artistico in questo territorio e ci siamo fatti avanti – ha introdotto la professoressa Zeni -. Vogliamo che i nostri studenti conoscano bene le loro capacità sul campo per mettersi alla prova attraverso realizzazioni complete”. Una sorta di esame conclusivo, però senza voto.

Taglienti silhouette dipinte a mano dagli alunni campeggiano al centro di pannelli lisci di legno fissati a bordo palco: scene di lotta medievale, vita di corte e grottesche costituiscono il motivo dominante inserito nell’architettura di questo maniero, superbo e inespugnabile, che sovrasta solitario la Valle di Cavedine. Con lo stile compendiario che lo caratterizza, fino al 17 agosto il palco ospiterà rassegne musicali e spettacoli teatrali itineranti: Garda Jazz Festival e il Festival Risonanze Armoniche, le più celebri. “Da anni l’amministrazione comunale collabora con studi d’arte per allestire d’estate spettacoli sul territorio del Basso Sarca mentre questa volta concentreremo tutto all’interno del castello perché vogliamo avvicinare la gente a questo luogo”, annuncia il vicesindaco di Drena Giovanna Chiarani.

Il diciannovenne Simone Russo concentrato sui murales, ginocchia chine e pennello tra le dita, ritiene importante dimostrare la validità degli ambienti di studio extrascolastici. “Con quest’opera sul campo la mia classe desidera dimostrare che l’arte non è in decadenza, ma sempre attuale e richiesta”. E questo “laboratorio all’aria aperta” consente alla teoria di tradursi in pratica: idee e manualità da esternare, affinare e condividere. “Siamo convinti che avere a che fare con commesse reali in un ambiente protetto quale quello scolastico sia un modo per gli studenti di verificare le proprie competenze non solo tecniche, ma anche di relazione e di condivisione, quindi altamente professionalizzanti”, ha palesato compiaciuta la dirigente scolastica Elina Massimo.

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