Due mostre fotografiche inaugurano le iniziative per il centenario della prima guerra mondiale
Saranno visitabili fino al 30 settembre presso la chiesa del Colle Santo Stefano a Bezzecca le mostre fotografiche “L’Alba della Grande Guerra & Galizia 1914”. L’esposizione – inaugurata domenica scorsa con le musiche dell’orchestra della Guardia del Castello di Praga – è il frutto della proficua collaborazione instauratasi tra il Centro documentazione Luserna, il Comune di Ledro e il Comitato storico “Ludwig Riccabona”, che ancora in occasione del primo allestimento, tenutosi presso il municipio cimbro nel 2012, aveva partecipato alla mostra fornendo del materiale fotografico proveniente dalle proprie collezioni, ma arricchito ora da nuova documentazione inedita.
“L’Alba della Grande Guerra” racconta – con pannelli illustrativi – la situazione geo-politica dell’Europa negli anni precedenti il conflitto, il gioco di alleanze e di schieramenti delle potenze che, dopo l’omicidio di Sarajevo, in pochi giorni trascinarono il Continente e il mondo intero nella più grande tragedia del '900. “Galizia 1914” riporta invece la vicenda dei soldati trentini sul fronte orientale contro l’esercito russo e il gigantesco bagno di sangue che fece sin dalle prime battaglie centinaia di migliaia di vittime. Attraverso i pannelli e le fotografie si illustrano dunque quei mesi terribili che chiusero il 1914: dall’arrivo dei trentini in terra galiziana e l’impatto con la popolazione locale, fino alle prime operazioni di guerra che ebbero esiti disastrosi per gli eserciti austro-ungarici, per nulla pronti a un conflitto di tale modernità e numeri. Alle migliaia di prigionieri di ambo gli schieramenti, seguì uno stuolo di croci nei cimiteri di guerra, mentre le immagini del primo inverno galiziano ritraggono soldati nei cui volti sono impresse sofferenze e privazioni che si protrassero poi per altri quattro lunghi e penosi anni. In un ultimo pannello sono infine riportati i nomi dei caduti di Ledro del primo conflitto mondiale, un centinaio di soldati che non fecero più ritorno alle loro famiglie.
Le mostre sono accompagnate dall’omonimo catalogo, curato per l’esposizione ledrense da Lorenzo Baratter e Marco Ischia. Per le celebrazioni indette per ricordare il Centenario dello scoppio della Prima guerra mondiale, la valle di Ledro – territorio che conserva ancora oggi le tracce e le ferite profonde di quel conflitto che bruciò nel ventre delle trincee una generazione di giovani – ha in serbo molte iniziative a tema, ad iniziare proprio da queste mostre.
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