La storia del ranocchio Ettore è una storia tipicamente bambina. Imparare ad andare in bicicletta senza rotelle per i piccoli è una vera e propria conquista che dà grande soddisfazione. Come tutti sanno, però, non è una conquista così facile. E anche Ettore lo scopre presto a proprie spese.
Sulla prima pagina dell’albo illustrato Voglio andare senza rotelle (Kalandraka; età 4+), lo troviamo, arrabbiato e imbronciato perché tutti sfrecciano in bici intorno a lui: chi per andare a fare la spesa, chi per andare al lavoro, chi per fare sport, chi per esibirsi al circo, mentre lui gira lento con la sua biciclettina con le rotelle. Dopo molto insistere, finalmente convince qualcuno a togliergliele, ma, come c’era da aspettarselo, la sua prima esperienza finisce in lacrime e frustrazione. Allora adesso, con voce piagnucolosa chiede aiuto a coloro che voleva imitare. Qualcuno, per fortuna si ferma e gli insegna a mantenere l’equilibrio per andare, finalmente, senza rotelle. Una storia semplice che racconta di un sogno di crescita, del desiderio dei bambini di voler fare le cose “da grandi”.
Una storia piacevole da condividere con i piccoli lettori, non solo per il testo fresco e immediato e con tante ripetizioni che piacciono ai bambini, ma anche per le simpatiche illustrazioni ricche di dettagli ironici in cui gli animali antropomorfi regalano divertenti macchiette a chi li osserva con attenzione.
Un libro che suscita interesse anche per la grande perizia tecnica con cui è studiato il rapporto di testo e illustrazioni sullo spazio della pagina e sui limiti che questo spazio ha nella rilegatura e nei bordi. Grazie a questo gioco di relazioni e all’originalità dei dettagli nelle immagini, la potenza narrativa dell’insieme trova il massimo della sua espressione e la sua lettura diventa una vera e piacevole esperienza di educazione all’immagine.