Se mi è consentito proseguire nel mio soliloquio lunatico su Misericordia e Perdono ricordo che Misericordia è "un nobile sentimento di compassione verso l'infelicità altrui che inclina al perdono" mentre il Perdono si accontenta di essere una bontà d'animo che "rinuncia alla vendetta".
Su questa base forse si può dire che Misericordia è la madre e Perdono il figlio. Che la Misericordia, come il Sole, dona la luce mentre il Perdono come la Luna la riceve. Forse per questo abbiamo sempre sentito dire che Dio è Amore (Gv), è Misericordia (Lc), mentre appare più difficile sentir dire che è Perdono. Forse per questo vediamo il Padre del figlio sbandato passare dall'amore trepidante alla gioia prorompente senza trovare tempo né interesse per enunciare verbalmente un perdono o per ricevere richieste di perdono già scontate e superate dai gesti, dalla commozione, dal pianto reciproco. Talmente preso dalla misericordia che non ha tempo e non si ricorda di comunicare il perdono, non riesce mai ad attardarsi nel perdonare. Preoccupato per me, felice del mio ritorno l'Amore non trova tempo né interesse per dichiarazioni vocali di perdono. L'abbraccio soffoca felicemente il figlio e la voce. Il Padre non ha il problema di perdonare perché mi ama prima, durante e dopo i miei errori.
Mi pare di trovar conferma e complicità a questi gioiosi sospetti nel volume "Misericordia-Concetto fondamentale del vangelo-Chiave della vita cristiana" . L'autore, il nitido teologo card. Walter Kasper, dedica tutti i nove capitoli alla misericordia e neppure uno esplicitamente al perdono che nomina molto sobriamente.
Si può dire che Misericordia è più propriamente divina? E che il Perdono piuttosto umano? Può esser dato non per misericordia ma per ragion di stato, per scambio. Misericordia non è mai senza perdono ed è sempre gratuita, non le basta un semplice salvare dal male.
Misericordia è uno stato d'animo perenne. Perdono è un atto di un particolare momento. Misericordia un abito, un modo di essere, un sentire profondo. Perdono è un un attimo. Misericordia un sempre. Perdono è sul passato. Il Padre non è pratico di voltarsi indietro. "I tuoi errori li ho gettati dietro di me".
Nel perdono prevale forse il giudicare e l'esprimersi giuridico. Nella misericordia l'essere per l'altro, il sentire, il commuoversi, l'esprimersi affettivo. Il Perdono discende dal presunto giusto all'ingiusto. La Misericordia riconduce tutto e tutti alla pari. Perdono distingue tra perdonante e perdonato. Misericordia fonde in un unico abbraccio i due.
Rechiamoci dunque all'ombra del Sole di Giustizia , che ci fa giusti per misericordia, cioè per l'unica strada nostra per esser giusti, quella della misericordia ricevuta e data.
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