Roddy Doyle, All’inseguimento del cane nero, Guanda – 224 p. – euro 12,00 – Età di lettura: da 9 anni
Un'ombra nera a forma di cane incombe su Dublino e rende tutti gli adulti tristi e preoccupati. È l'ombra dei problemi economici, della mancanza di lavoro, della solitudine, della disperazione, della depressione.
Tanti, uomini e donne, ne sono vittime: si sentono in trappola, non vedono via d’uscita. Gloria e Raymond vedono quest’ombra entrare nella loro casa con lo zio che, perso il lavoro, non può più mantenere la sua e si trasferisce da loro. I due bambini si sentono in dovere di fare qualcosa per fermare l’avanzata del cane nero e presto scoprono che sono proprio i bambini gli unici in grado di fermarlo con i loro sorrisi, il loro entusiasmo, la loro voglia di vivere. I bambini e gli animali. Così l’attacco al cane nero parte dallo zoo: “Il cane nero della Depressione odia i bambini” “Perché?” “Perché voi siete il futuro” rispose il gabbiano e volò via.
Un’intrigante avventura notturna in un romanzo dal ritmo incalzante, scritto per i bambini, la cui lettura, però, fa bene anche ai grandi. Il tema della storia è reale e molto serio. Roddy Doyle lo affronta con atteggiamento critico, ironico e positivo. Lo racconta infondendo la speranza che a questa situazione si può reagire. Stare insieme, aiutarsi l’un l’altro e trovare la forza per combattere sono le armi per sconfiggere il problema. Serietà, ironia, positività, e speranza sono gli ingredienti fondamentali della buona letteratura per bambini e ragazzi.
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