Lois Lowry con le illustrazioni di Julies Feiffer, Offresi principessa – Giunti Junior, 2015 – 160 p. – € 8,50. E-book € 6,99 – Età di lettura: da 10 anni
Non facciamoci ingannare dal colore rosa-fuxia che campeggia sulla copertina. “Offresi principessa” (Giunti Junior) non è una storia mielosa tutta pizzi e merletti, castelli e cavalieri. È la storia più “terra-terra” di Patricia Priscilla, principessa, malgrado suo, obbligata durante la festa per i suoi 16 anni a scegliere un marito da un manipolo di pretendenti impresentabili.
Patricia Priscilla è disperata e, con lei, la sua fedele cameriera. A lei non interessa sposarsi e, tanto meno, con i principi che le vengono offerti. La principessa desidera conoscere il mondo e, barattati dei vestiti “normali” con la cameriera, esce dal castello e si intrufola nella scuola locale dove rimane incantata dal giovane maestro e non solo perché è bello, ma soprattutto per quello che fa. Così Priscilla, torna a palazzo coraggiosa e determinata. Lei ha scelto altrove il suo destino e non ha alcuna intenzione di rinunciarci. Anche se il re e la regina non sono d'accordo, sposerà il suo amato e diventerà anche lei insegnante.
Un lieto fine forse scontato per una storia che non lo è affatto: colpi di scena e situazioni esilaranti in cui le regole delle fiabe sono stravolte e i nobili si comportano in modo sorprendente. D'altra parte cosa ci si poteva aspettare da Lois Lowry, una delle autrici per ragazzi più importanti del mondo? Un racconto anticonvenzionale, un miscuglio di giochi di parole, personaggi divertenti e reazioni estreme. Perché anche le principesse, ragazze intelligenti, curiose e toste, hanno diritto alla loro libertà e alle loro aspirazioni al di là delle mura di palazzo.
Un libro divertente che non cade nella retorica della critica sociale. Un'abile descrizione della natura umana, simile a quella che, forse, solo Roald Dahl ha saputo fare fino ad ora nei libri per ragazzi. Tutti i personaggi, infatti, nobili o contadini, adulti o bambini sono tratteggiati con vivacità, umorismo e acutezza.
Una storia da consigliare, e non solo alle bambine!
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