Inaugurata venerdì scorso, “Acqua Life”, la nuova Casa del Parco Adamello Brenta
Spiazzo Rendena punta sull'acqua. Venerdì 30 maggio è stata inaugurata “Acqua Life”, nuova Casa del Parco Naturale Adamello Brenta. Prima del genere in Trentino, si aggiunge alle altre sei dell'area protetta, a Daone dedicata alla fauna, a Spormaggiore all’orso, a Stenico alla flora e all’acqua, a San Lorenzo in Banale alle tradizioni e vita rurale, in Val di Tovel al Lago Rosso, a Carisolo dedicata al Geoparco, sarà inaugurata il 19 luglio.
“Abbiamo voluto valorizzare una ricchezza importante”, ha fatto presente il presidente del Parco, Antonio Caola, facendo appello anche al presidente dell'Apt di ambito Marco Masè. “Le potenzialità scientifiche, didattiche, turistiche possiamo conseguirle in rete con le altre realtà museali ed espositive del territorio. I lavori sono iniziati alcuni anni fa, gli edifici erano pronti da tempo. Siamo riusciti a concludere superando, tra le altre, le difficoltà nell’impermeabilizzazione, accedendo anche a fondi europei per gli allestimenti e, come una famiglia, risparmiando”.
All'interno di “Acqua Life” stati ricreati gli ambienti acquatici montani: sorgente, stagno, palude, torrente e lago, immettendo pesci, microrganismi e specie vegetali. L'osservazione è anche subacquea attraverso grandi vetrate. Le casette ospitano sale espositive e un laboratorio didattico. La collaborazione con l’Associazione Pescatori Alto Sarca ha portato a realizzare un impianto per il ripopolamento della trota marmorata nel Sarca che scorre a fianco.
Il nome “Acqua Life” è stato ideato dalla classe quarta di Darè che ha ricevuto il premio del concorso al quale hanno partecipato altre dodici pari classi delle scuole primarie del Parco, presenti nella festosa giornata. Il progetto complessivo del Parco prevede altri due moduli in quest’area, dedicati a ungulati e avifauna. “Spiazzo è l'unico paese della Valle attraversato nell'abitato dal Sarca”, ha fatto presente il sindaco Michele Ongari. “Intendiamo valorizzare l'acqua. Questo è il primo passo della riqualificazione dell’area nella quale era presente una troticoltura. A fianco sorgerà la nuova area acquatica con spazi per il nuoto, riabilitazione e relax. Un'opera da otto milioni già finanziata, che darà soddisfazione ad istanze sociali, sportive e turistiche dell’intera Valle. L’intervento complessivo è integrato dalla centrale a biomassa che, valorizzando i residui boschivi, sarà a servizio degli edifici pubblici”.
Il naturalista Lorenzo Betti, consulente nella realizzazione, nel corso della visita guidata ha sottolineato l'importanza degli stagni nella purificazione dell'acque. “Se all'uscita dei depuratori venissero realizzati laghetti con alcune specie vegetali si otterrebbe una migliore qualità”, ha puntualizzato il naturalista. “Dobbiamo tenere presente che l'acqua che scorre nei fiumi per molte città costituisce acqua potabile. Abbiamo una grossa responsabilità”.
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