Gek Tessaro, Gigina e Gigetta, Carthusia Editore, 2014 – 40 p. – € 14,90. Età di lettura: da 5 anni
Sono due sorelle: Gigina, la maggiore, curiosa e vivace, Gigetta, la piccola, che non può che seguire e assecondare la grande in tutte le sue avventure divertenti, rimanendone a volte anche vittima, insieme al cane e al pesce che le accompagnano sempre.
Le loro avventure si svolgono nel mondo incomprensibile degli adulti: un mondo pieno di regole, fisso e monotono, regolato da una rigida logica, che, ovviamente, non combacia con quella più fantasiosa ed elastica dei bambini. Un mondo da interpretare a partire dall'amata sorellina di cui Gigina vuol conoscere tutto, perfino il numero dei capelli. Oppure, nella seconda storia, un mondo in cui si muove un essere strano che fischia stando fermo in mezzo al traffico facendo con le braccia una sorta di nuova ginnastica. E' solo un vigile, ma le due bambine lo portano a casa come un animale esotico, chiedendo perfino alla mamma distratta se lo possono tenere. Le avventure continuano al museo dove Ginetta scopre che in testa le persone hanno un osso a forma di scodella, per poi provare a vedere cosa succede a togliere un piccolo ossicino da uno scheletro ricostruito.
E nell'ultima storia, cosa succede? Non lo scriviamo, leggetelo direttamente: sarà un'altra avventura vivace e divertente.
Quattro storie brevi, scritte in rima, senza punteggiatura: sta al lettore che propone la lettura ad alta voce, interpretare il ritmo e dare fiato alla storia, giocando con espressività del viso, toni di voce e gesti. Il libro, infatti, è un libro da bambini, per bambini, sui bambini, nel mondo visto dai bambini. La punteggiatura è una cosa che solo i grandi usano, soprattutto per mettere i punti!
Un libro dal tono sostenuto fino alla fine. Perfetta combinazione di immagini e parole, abilità di cui Gek Tessaro è maestro. Ironiche le parole, ironiche le illustrazioni e il risultato è un albo originale e frizzante. Un libro che fa ridere. Tutti! E non è cosa da poco.
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