La Cassa Rurale di Roverè della Luna, in concomitanza con i suoi 105 anni di vita ha provveduto al rinnovo della cariche sociali nel corso dell'assemblea annuale che si è tenuta nei giorni scorsi con lo slogan “Piccoli ma belli”. Il riferimento esplicito era ai risultati conseguiti nel corso del 2013 ed illustrati dal presidente Arrigo Dalpiaz, riconfermato alla guida dell'istituto di credito per il suo settimo mandato, insieme al vice presidente Egidio Finazzer e al consigliere Giuliano Preghenella.

La raccolta diretta, infatti, ha visto un incremento pari al 4.04%, raggiungendo quota 42 milioni. Gli impieghi hanno visto un incremento del 5,15% attestandosi sui 35 milioni di euro. Il rapporto fra impieghi netti e raccolta si è fissato sull'83,10%. Il margine di intermediazione invece è risultato in aumento del 13,41% portandosi ad oltre 2 milioni di euro con un utile netto di esercizio di 106 mila euro. Il patrimonio è di 7 milioni e mezzo. Il coefficiente di solvibilità ha raggiunto il 16,65%, dato superiore sia al requisito minimo richiesto dai parametri di Basilea dell'8%, sia alla media delle altre Casse Rurali.

“Un piccolo gigante” è stata definita, con soddisfazione da Dalpiaz questa realtà creditizia, che come nel passato ha superato, anche di recente, positivamente, i controlli della Banca d'Italia. Gli anni passano, ma l'ente bancario mantiene inalterata la sua autonomia, pur stretta in processi di accorpamento in tutta la zona, rafforzando il suo radicamento nella comunità di appartenenza, con un'economia legata prevalentemente alla viticoltura e all'artigianato, come ha sottolineato nel suo intervento il direttore Tiziano Casagrande.

La Rurale rappresenta un punto di riferimento per tutte le iniziative associazionistiche della collettività. Dalpiaz ha ricordato le principali come l'intenso programma della Pro loco, della sportiva, la Festa dei Volti alla Luna d'inizio estate che consentono di scoprire anche gli angoli più reconditi del centro storico con i suoi avvolti, slarghi interni, poggioli fioriti favorendo un abbraccio fra le popolazioni della Bassa Atesina e la Rotaliana. Il bilancio è stato approvato all'unanimità da parte dei presenti.