Padre di tutti noi, c’è di nuovo in te qualcosa che non riesco a capire e mi appare una contraddizione. I tuoi Angeli diranno, in uno dei loro filò, che sono uno zuccone. Mandami uno di loro capace di darmi una spiegazione. Ecco il problema. Nella tua preghiera più accreditata ci fai dire: “Sia fatta la tua volontà” E qual è la tua volontà se non il bene, la concordia, il sostegno reciproco e mille altri componenti tutti positivi? “Questa è la mia volontà, che vi amiate l’un l’altro addirittura come Io ho amato voi” commenta tuo Figlio, quello che tu hai mandato. E fin qua tutto bene.
Senonché capita che un amico mi tradisce in qualcosa di vitale, un marito elimina la consorte che magari è mia figlia o mia sorella, un compaesano mi imbroglia, un collega mi fa fuori con slealtà, un vicino mi calunnia, un uomo di Chiesa mi delude, un rappresentante delle mie scelte politiche si smentisce, la Banca, a spese mie, mi insegna a non fidarmi più di lei, un automobilista spensierato semplifica le linee della mia figura fisica, un professionista cui mi sono affidato mi danneggia in campo economico o della salute o legale. Sono disperato, indignato, ho l'evidenza che quanto è accaduto è l'opposto della tua Volontà, voglio gridarlo al mondo e lo grido a Te e Tu mi rispondi : "Questa è la mia Volontà, riconoscila e accoglila" A questo punto penso che neppure una commissione di tre Arcangeli specializzati sarebbe capace di chiarire.
Questa Tua dichiarata doppia volontà mi conduce allo strabismo spirituale e morale. Mi dici che è Tua Volontà il Bene e solo il Bene, null'altro che il Bene e fai diventare per me Tua Volontà quel male che tu non vuoi e condanni. Esigo una rettifica su tutti i periodici di ispirazione cristiana (i Buddisti se la vedano loro). Dice bene il nostro Davide Turoldo: “E noi diciamo/Diciamo: «È suo volere se male t’incoglie», /diciamo: «È suo volere il Dolore che impazza/fa gemere anche la pietra»/ e le devastanti bufere/ e l’aridità infuocata che brucia le selve/e propaga deserti e più e più/moltitudini urlano come rapaci/in cerca di un pane…/e la pena silenziosa del bimbo/dal ventre gonfio di fame,/e dell’ altro bimbo ferito a morte dal Drago,/ e di altro mostruoso esserino/ cui restano solo occhi a invocare pietà:/ diciamo: «Per suo volere accade… »
A questo punto interviene una variabile. Un Angioletto, l'ultimo della fila, seminascosto tra tante ali e vesti candide, clandestinamente mi suggerisce all'orecchio un pensiero nuovo e imprevedibile. "Il Padre talmente stravede per voi che rinuncia alla sua volontà e fa diventare sua la vostra. Non gli costava niente impedirvi il male e aveva mille modi per farvi stare disciplinati ma ha preferito questo che quasi lo smentisce e consegna a voi la scelta.
Fa parte della sua opzione anche il vostro potere di fare il male. Non vuole nessuna del vostre malvagità ,nessuna di esse è sua volontà ma ha preferito un mondo affidato a voi.E' sua volontà questo mondo con il suo continuo rischio di parziale autodistruzione. Ognuno di voi ha tra le dita il pulsante di bene o di male. Si è autolimitato nel suo potere e lascia annientare se stesso quando qualcuno nega il bene e compie il male".
Gesù, delicatamente sussurra: "E' capitata anche a me che il Padre amasse così intensamente l'Umanità da consegnarmi, consegnare me ,l'Unigenito alla violenza e io stesso fossi contagiato e quasi tradissi me stesso per voi. Ho imparato da Lui. Occorrono gli scandali."
Con la Creazione è come se il Padre si facesse più piccolo e lasciasse spazio all'interno di sè. Che qualcuno ti faccia del male non è certo Sua volontà, ma che tu rompa la catena del male accogliendo come sua Volontà il male che ti vien fatto questo te lo chiede e gli sta a cuore. Fagli vincere la sua scommessa di averci affidato il mondo puntando sulla nostra fragile libertà!
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