(1) CINA. Manca ancora il sigillo ufficiale alle riforme che dovrebbero essere messe in pratica dalla leadership di Xi Jinping (che riguardano tra l'altro la legge sul figlio unico e la possibile chiusura dei “laojiao”). Analisti ed esperti sono divisi fra scetticismo e ottimismo. Il piano varato dal Plenum dovrà comunque attendere il 2020 per essere attuato. (AsiaNews)
(2) SIRIA. Una delegazione del governo siriano è giunta a Mosca il 18 novembre per discutere una possibile conferenza di pace che metta fine al conflitto nel Paese. (AsiaNews)
(3) LIBIA. La Libia stenta a trovare la stabilità. 32 morti e più di 400 feriti è il bilancio (provvisorio) degli scontri a Gharghour, sobborgo di Tripoli, scoppiati il 15 novembre, quando una dimostrazione di fronte alla sede della milizia originaria di Misurata è degenerata. A Tripoli regna una calma precaria, mentre a Tobruk si è svolta una dimostrazione di solidarietà per le vittime della capitale e contro le milizie. (Fides)
(4) BRASILE. Come portare Internet nelle zone più isolate del Brasile, come l’Amazzonia? L’Istituto nazionale di investigazioni spaziali (Inpe) proverà con le mongolfiere, un sistema meno costoso rispetto alle tecnologie esistenti e meno invasivo per l’ambiente. Un esperimento pilota è stato già condotto. (Misna)
(5) CILE. Un ballottaggio sarà necessario per conoscere il nome del nuovo presidente del Cile. L’ex capo di stato Michelle Bachelet non è riuscita ad ottenere la vittoria al primo turno. Ma conferma il netto vantaggio nei confronti della principale rivale, Evelyn Matthei. Il ballottaggio il prossimo 15 dicembre. (Misna)
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