(1) ALBANIA. L'UE non dovrebbe essere ambigua rispetto alla imminente tornata elettorale in Albania (giugno 2013). Gli standard democratici vanno rispettati. E' importante per i cittadini albanesi, è importante per l'Europa intera. Lo ha detto a a Osservatorio Balcani Caucaso Gerald Knaus, direttore dell'ESI – European Stability Initiative e coautore del recente rapporto “Red Lines for Albania – The EU and the June Parliamentary Elections”. (Obc)
(2) PAKISTAN. Dopo una campagna elettorale funestata da attentati che hanno provocato almeno 117 vittime, le elezioni generali hanno visto la vittoria di Nawaz Sharif, leader della Lega musulmana del Pakistan (Pml-n), che – secondo dati ancora parziali – è accreditata di 130 seggi sui 272 della Camera dei Rappresentanti. “La popolazione non ha avuto paura. Le elezioni sono state regolari e trasparenti. E’ un buon segno di democrazia per il Pakistan”, ha detto p. Yousaf Emmanuel, Direttore della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale del Pakistan. (Misna/Fides)
(3) ARABIA SAUDITA/EGITTO. Il tribunale di Al-Khobar, città saudita a est del Golfo, ha condannato un libanese cristiano e un saudita al carcere a alla fustigazione per aver convertito al cristianesimo e fatto fuggire in Svezia una giovane saudita, che vive ora sotto la protezione di alcune ong. In Egitto ancora arresti per blasfemia, in carcere una giovane insegnante cristiana. (AsiaNews)
(4) GUATEMALA. Una storica condanna a 50 anni per genocidio e 30 per crimini di lesa umanità inflitta all’ex dittatore Efraín Ríos Montt. (Misna)
(5) ITALIA. Per la prima volta Amnesty International Italia è intervenuta all'assemblea di Eni, chiedendo all'azienda il rispetto dei diritti umani della popolazione del delta del fiume Niger, in Nigeria.
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