Dal mondo

EGITTO/IL PRIMO VOTO DEL DOPO MUBARAK

(Misna) – La partecipazione massiccia, nei quartieri popolari come in quelli residenziali, ha caratterizzato il primo voto dell’Egitto libero. Le elezioni riguardano un terzo dei governatorati, tra cui le città principali del Cairo, di Alessandria e di Luxor. Il voto per l’Assemblea del Popolo si concluderà l’11 gennaio. Seguirà il processo elettorale per la Shura, la Camera alta, fino all’11 marzo. Ad aprile si svolgeranno le elezioni presidenziali. 29/11

ITALIA/NUOVA TRAGEDIA NEL MEDITERRANEO

(Sir) – Ancora morti in mare, questa volta al largo di Brindisi. Lavorare per creare canali protetti per le barche in mare, rafforzare la cooperazione internazionale, rileggere le modalità con cui entrano gli stranieri in Italia e in altri Paesi in Europa: sono le piste che l'ultimo dramma suggerisce a Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes. 29/11

R.D. CONGO/ELEZIONI, PRIMI BILANCI

(Misna) – Alta affluenza e atmosfera relativamente calma hanno segnato la giornata elettorale nella capitale Kinshasa. Atmosfera totalmente diversa a Lubumbashi, nel sud del paese, dove si registrano diverse vittime. Alcune irregolarità sono segnalate nella provincia nord-orientale del Nord-Kivu, ma dal resto del paese non sono giunte notizie di incidenti gravi. 29/11

BURUNDI/gy

(Misna) – A Kiremba una rapina finita male è costata la vita a suor Lukrecija Mamic e a un volontario italiano dell’Associazione cooperazione missionaria di Legnago, Francesco Bazzani; ferita la consorella suor Carla Brianza. Erano tutti impegnati nel locale ospedale. L’episodio si inserisce in un clima politico molto teso, deterioratosi dopo le elezioni comunali del 2010. Il Burundi accoglie questa settimana il Vertice dei capi di Stato della Comunità dell’Africa orientale.

SIRIA/IL “GESUITA DEL DIALOGO” VERSO L’ESPULSIONE

(Misna) – Padre Paolo Dall’Oglio, gesuita fondatore della Comunità monastica siro-cattolica di Deir Mar Musa e impegnato da sempre nel dialogo tra Islam e mondo cristiano, dovrà lasciare il Paese. Nei giorni scorsi, il movimento guidato dal gesuita aveva presentato uno studio di ipotesi costituzionale intitolato “democrazia consensuale” per tentare di mediare tra le parti in lotta. 29/11

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