Fiavé. I venti anni dalla cittadinanza onoraria di Fiavé a Renato Perini, scomparso nel 2007, sono stati ricordati nell'ambito di “Palazzi aperti”, con un'iniziativa proposta dal Museo delle Palafitte di Fiavé. A fare gli onori di casa la sindaco Nicoletta Aloisi che ha introdotto gli interventi di Sandro Flain, Soprintendente per i beni architettonici e archeologici, e Gianni Ciurletti, allora Soprintendente per i beni archeologici. Infine Graziano Riccadonna, presidente del Centro Studi Judicaria, ha tracciato la figura umana del maestro delle Palafitte e il suo rapporto particolare con la cittadinanza di Fiavé.
Franco Marzatico, direttore del museo del Buonconsiglio, ha tratto i numerosi ricordi della serie di campagne di scavo nel sito del Bronzo a Fiavé, seguito dalle figlie di Renato Perini che hanno tracciato un profilo del maestro.
Tra passato e futuro, tra memoria e progetto, tra la figura di Renato Perini, illustre archeologo che ha messo in luce la stazione di Fiavé, e le proposte di archeologia didattica e imitativa, dalla giornata commemorativa di sono uscito anche progetti per il futuro. Anzitutto la doppia intitolazione: il sito palafitticolo a Renato Perini, cittadino onorario, il museo a don Luigi Baroldi che, nelle sue “Memorie di Fiavé e delle Giudicarie” del 1893 per primo parla dell’esistenza delle palafitte al Palù.
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