Udienza di convalida stamani a Trento per Ivan Hörmann, l’uomo di 47 anni che martedì ha fatto irruzione armato di pistola nello studio dei commercialisti Pola, a Caldonazzo. Il gip, Marco La Ganga, si è riservato di decidere.L’uomo, che era stato arrestato dai carabinieri dopo una fuga di circa sei ore, è accusato di tentato omicidio, sequestro di persona e porto abusivo di armi: gli era stato ritirato e deteneva dunque la pistola irregolarmente. Giovedì durante un colloquio avrebbe spiegato al suo avvocato, Andrea De Bertolini, che non voleva uccidere nessuno e che “qualcuno mi doveva ascoltare”. “Ha chiaramente spiegato – ha riferito il legale – che tutta questa storia deriva dalla sua condizione economica e famigliare per cui ha perso la casa e ha perso tutto”.Hörmann aveva ricevuto nelle scorse settimane la notifica di sfratto dal suo appartamento a Mezzolombardo. Un locale finito all’asta e acquistato da una famiglia di Taio, da cui l’uomo si sarebbe recato la mattina dell’aggressione, non trovando però nessuno e decidendo quindi di dirigersi verso la Valsugana.Davanti alla perdita della casa, Hörmann voleva indietro almeno i 30.000 euro versati come prima quota per l’alloggio. Ma la discussione sarebbe presto degenerata, fino a quando l’uomo ha esploso due colpi sul pavimento con la sua P38 e uno in direzione della moglie del commercialista, terminato contro un mobile dello studio per la prontezza della donna nello scansarsi.La difesa e l’accusa potrebbero valutare se richiedere una perizia psichiatrica per stabilire la capacità di intendere e di volere dell’uomo, nella cui auto i carabinieri, al termine delle ricerche, conclusesi nella valle di Non, hanno trovato anche un coltello da cucina, una balestra e 138 proiettili. (Ansa)
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