Trento, licenziate due centraliniste per false timbrature

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Confermato dalla Cassazione il licenziamento in tronco per due centraliniste dipendenti di una casa di riposo del capoluogo che, per diciotto mesi, si erano fatte reciprocamente il favore di timbrare l’una il cartellino dell’altra per godere di più giorni di riposo compensativo. La Suprema Corte, ha confermato la sentenza della Corte di Appello di Trento del 2016, in primo grado il ricorso delle due lavoratrici era stato accolto e il verdetto del Tribunale di Trento aveva ritenuto “non provate le anomalie” e le aveva reintegrate nel posto condannando l’azienda a risarcirle.

Senza successo, le due centraliniste hanno sostenuto la tesi della “vendetta” per cui qualcuno avrebbe voluto “metterle in trappola”.

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