Probabilmente entro l’estate la nuova caserma potrà essere occupata dai Vigili del fuoco volontari e dagli uomini del Soccorso alpino.
Lungo e accidentato l’iter dell’opera realizzata nella piana che separa l’abitato di Pozza dalla vicina frazione di Pera. Il progetto esecutivo, elaborato dallo studio Keller, è del 2004, mentre l’appalto dei lavori è stato assegnato alla Co.Ge di Parma. Quando le ruspe hanno affondato le benne nel terreno però, sono iniziate le sorprese. Il materiale portato alla luce testimoniava la presenza di sostanze altamente inquinanti, sotterrate in quel luogo quando l’area era adibita a cava per inerti. La Co.Ge fu costretta a fare le valigie per lasciare il posto alla ditta Set di San Paolo (Bolzano), incaricata di ripulire il terreno. La ripartenza poi non è stata delle migliori perché la Co.Ge ha chiesto un adeguato risarcimento per il forzato blocco dei lavori indipendenti dalla propria volontà.
Nel 2010 il cantiere ha ripreso l’attività ma il costo dell’impianto è quasi duplicato conteggiando anche la penale per il fermo cantiere. Complessivamente l’opera ha richiesto l’esborso di 6 milioni 445 mila euro, somma così ripartita: 3 milioni 399 mila per lavori in appalto; 547 mila euro per lavori di bonifica; 2 milioni 498 mila per somme a disposizione.
Lascia una recensione