“C’è una frammentazione delle piccole comunità, che si stanno anche spopolando: aumenta l’invecchiamento, la disoccupazione e la presenza di immigrati; il tessuto sociale sta mutando e l’insicurezza va aumentando, in valle come in città”, ha detto il coordinatore della Cooperativa, Michelangelo Marchesi, spiegando le motivazioni che hanno fatto nascere questa iniziativa. “Andiamo ad intervenire – ha aggiunto Marchesi – dove i bisogni delle persone non possono essere presi in carico dalle istituzioni, ma lo può fare benissimo una buona rete di volontariato, dedicando solo un po’ di tempo al bene comune, con interventi poco impegnativi”.
Esigenze “piccole”, ma di fondamentale importanza, come accompagnare la persona sola a fare una visita medica, a prendere le medicine in farmacia o a fare la spesa; o ancora aiutare per qualche lavoretto in casa, nell’orto, nel giardino, andare a prendere o a portare i bambini a scuola per dare una mano alle coppie impegnate al lavoro, dare un aiuto a svolgere pratiche burocratiche e molto altro. Il volontario avrà una copertura assicurativa nel trasporto di anziani, garantita della cooperativa, che si occuperà anche della formazione, per permettere ai volontari di destreggiarsi nei vari casi.
Il progetto sarà gestito dalla cooperativa tramite un’applicazione per smartphone, messa a punto dalla “Fondazione Kessler di Trento” che visualizzerà i bisogni emersi e la disponibilità del volontario a prestare un servizio. Gli eventuali utenti privi di dimestichezza con le nuove tecnologia avranno a disposizione dei numeri di telefono a cui rivolgersi.
“È un progetto pensato a livello di Comunità di Valle e prevede la coesione fra vari enti insieme al Progetto Giovani-Appm per creare una rete continua per tutti quelli che vogliono mettersi in gioco e offrire una parte del proprio tempo libero a chi ha bisogno”, ha spiegato la coordinatrice del progetto, Gloria Moreschini. L’assistente sociale Stefania Bernini ha parlato, invece, dei progetti di accoglienza per brevi periodi o anche solo per poche ore al giorno, di minori e famiglie in difficoltà. Anche per questo progetto una preparazione adeguata dei volontari garantirà una migliore operatività. Una mappatura continua delle necessità dei censiti della Valle, appoggiandosi su parroci, medici, farmacisti, amministratori locali, assistenti sociali, segnalerà i casi in cui è richiesto l’intervento del volontariato.
Tematiche queste, che stanno particolarmente a cuore alla comunità e che hanno riscontrato un notevole interesse; la sala conferenze della Comunità di Valle era affollatissima ed è seguita alle relazioni una lunga serie di interventi per delucidazioni e disponibilità per adesione al progetto (per informazioni si può contattare Gloria Moreschini telefonando al numero 320.7599176 o inviando una e-mail all’indirizzo di posta elettronica gloria.moreschini@progetto92.net).
I relatori si augurano che quando terminerà l’iniziativa, nasca una struttura che alimenti questi rapporti di buon vicinato e le relazioni fra censiti e operatori attraverso una rete di solidarietà coinvolgendo soprattutto i giovani.
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