“Nessuna violenza può distruggere quell’amore che Carmela ha donato ai suoi figli, alla sua famiglia e tutti a noi”. Con le parole del vicario generale mons. Lauro Tisi è cominciata la cerimonia funebre nella chiesa della Natività di pergine valsugna gremita di persone. Parenti, amici, conoscenti, tante donne . un ‘intera comunità scossa da una tragedia senza un perchè si è stretta attorno al dolore straziante della famiglia di Carmela Morlina e alla fragilità dei piccoli Claudio e Eleonara La commozione era molta, come le tante rose bianche e i rametti di mimosa che in molti tenevano fra mani e che coronavano il feretro bianco. Sul nastro la scritta Io sono Carmela.

Una cerimonia silenziosa e composta proseguita con le parole del decano di Pergine don Antonio Brugnara che ha ricordato come fino alla fine Carmela abbia gridato il suo amore, che oggi riceviamo come un dono della vita e che invita la comunità alla fraternità all’accoglienza e a diventare comunità terapeutica per non permettere che la bestialità insità nell’animo umano possa avere il sopravvento. Quel coltello non ha trafitto solo lei, ma tutti coloro che le volevano bene e tutte le donne, che soffrono per le violenze familiari»

Toccanti le parole di papà Matteo : Da cristiano so che Carmela è ora in un luogo migliore tra le braccia di Dio . Da cittadino dico che la società non può rimanere indifferene. Dobbiamo impegnarci tutti insieme- ha detto con fermezza – perchè ciò non accada mai più. Sono troppe le donne che rischiano lo stesso tragido destino. Dobbiamo combattere anche solo salviamo una sola di queste donne

Carmela Morlina riposerà nella sua amata terra pugliese. Il suo esempio di coraggio ci accompagnerà perchè come recità la frase scritta in sua memoria Ha scelto la libertà fino all’estremo sacrificio per proteggere i suoi amati figli”