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Il 2014 sarà un anno da dimenticare per la viticoltura trentina. La produzione ha raggiunto i minimi storici attestandosi ad un meno 25% rispetto all’anno scorso. Tutto ciò a causa del clima umido e piovoso che ha provocato botrite e peronospora, ma anche marciume acido, giallumi, e problemi di Drosophila suzukii. Un’annata difficile, che ha portato tuttavia a vini bianchi complessivamente buoni e vini rossi soddisfacenti con un livello di qualità superiore alle aspettative per le varietà autoctone.
Il punto è stato fatto oggi alla Fondazione Edmund Mach, nell’ambito della settima giornata tecnica della vite e del vino che ha chiamato a raccolta 180 operatori del settore, tra viticoltori, tecnici di campagna ed enologi.
L’incontro è stata l’occasione per annunciare una giornata tecnica specifica sul tema Drosophila Suzukii in programma venerdì 9 gennaio.
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