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Entrerà in vigore dal primo maggio 2015 l’imposta di soggiorno introdotta dalla manovra finanziaria provinciale. Verrà fissata con un regolamento da un minimo di 0,5 a un massimo di 2,5 euro per notte, sino a massimo 6 notti consecutive, in relazione alla tipologia di struttura ricettiva. Il gettito stimato della manovra è di 7 milioni per il primo anno e 12 milioni annui a regime.
Se da un lato questa nuova tassa non piace agli albergatori, che in tempi di crisi economica temono una ripercussione sul settore turistico, ci sono territori che stanno già sperimentando una formula simile all’imposta di soggiorno: la val di Fiemme, per esempio, la scorsa estate ha introdotto la Card di soggiorno: il cliente, con un contributo volontario di un euro, aveva diritto alla carta dei servizi. “Sì, dunque, alla tassa di soggiorno – commenta il direttore dell’Apt val di Fiemme Bruno Felicetti – a patto che il cliente riceva qualcosa in cambio in termini di servizi e che gli introiti vengano utilizzati per sostenere il turismo”. Sentiamo. (ascolta qui sotto)
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