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Domani 28 gennaio si celebra la Giornata mondiale della lebbra, occasione per sensibilizzare la popolazione su tutte le malattie causate dalla povertà. #mai più è lo slogan scelto dalle organizzazioni impegnate nel mondo a combattere la lebbra: mai più ingiustizie, discriminazioni e indifferenza.
La lebbra è ancora oggi un problema sanitario importante in vari Paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina, dove persistono condizioni socio-economiche precarie che favoriscono la trasmissione della malattia. Ogni 2 minuti una persona nel mondo è colpita dalla lebbra. Particolarmente colpiti i minori: ogni 100 persone diagnosticate nel mondo 9 hanno meno di 15 anni. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, vi sono più di tre milioni di persone nel mondo con disabilità gravi causate dalla malattia che richiedono cure quotidiane.
Ancora oggi, a causa della difficoltà di accesso e alla scarsa qualità dei servizi di trattamento, la diagnosi avviene tardi.
Per combattere la malattia, diventa necessario promuovere un miglioramento socio-economico della popolazione.
Nel cuore dell’Africa opera da decenni il dottor Carlo Spagnolli, medico missionario roveretano, dal 1997 in Zimbabwe, dove combatte contro le malattie da povertà.
“E’ inaccettabile – dice ai nostri microfoni – morire a causa della povertà”. (ascolta qui sotto)
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