>
No a tagli lineari, maggiore efficienza, attenzione alle fasce più deboli, scure su evasori e sprechi.
Su questi punti insistono unitariamente Cgil Cisl e Uil auspicando un confronto a 360 gradi con la giunta provinciale che sta predisponendo la prossima manovra finanziaria per il 2015. Un bilancio in calo a causa anche delle nuove richieste di contributi per il risanamento dei conti statali: per la Provincia di Trento si tratta di un concorso finanziario di 1,38 miliardi di euro fino al 2018.
La manovra 2015 non risparmierà nessun settore. Sono stati annunciati tagli a scuola, assistenza, ticket sui servizi sociali, stop all’agevolazione sull’addizionale regionale Irpef per redditi sotto i 15 mila euro.
Riorganizzare il welfare è necessario e condivisibile per i sindacati ma – insistono – “non siano penalizzati i più deboli” .
Ai nostri microfoni Lorenzo Pomini segretario generale della Cisl trentina.
Lascia una recensione