E’ scontro sulla riforma delle comunità di valle, approvata in Giunta provinciale e presentata ieri dall’assessore competente Daldoss ai 210 sindaci trentini e ai presidenti di comunità di valle. Una riforma che non piace ai comuni. “Volete obbligarci a fonderci – è il commento dei primi cittadini. – Un atto di forza e prepotenza da parte della Provincia”.

La riforma punta alla semplificazione delle comunità di valle  e al protagonismo dei territori e tra i punti principali c’è l’obbligo di gestione associata dei servizi per le municipalità con meno di 5mila abitanti.

Una soglia che i sindaci chiedono all’unanimità di abbassare a 3mila. Tra le altre richieste avanzate dal consiglio delle autonomie, prevedere un rappresentante per ogni comune all’interno dei consigli delle comunità di valle e aumentare le deroghe ai comuni che si fondono.

L’assessore Daldoss ai nostri microfoni respinge le accuse di centralismo da parte della Provincia e così replica. (ascolta qui sotto)

L’obiettivo di giunta è arrivare all’approvazione definitiva della riforma nella seduta del Consiglio provinciale prevista in aula il 4 e 5 novembre.