In vista dei festeggiamenti di Capodanno, il WWF del Trentino-Alto Adige, attraverso una nota firmata dal suo delegato regionale Karol Tabarelli de Fatis, mette in guardia sui rischi legati all’uso dei fuochi d’artificio, per le conseguenze ambientali, faunistiche e sociali che esso comporta.
“L’utilizzo di fuochi artificiali rappresenta un pericolo concreto per i nostri ecosistemi forestali – scrive Tabarelli De Fatis -. Le scintille, i residui incandescenti e persino i semplici petardi possono innescare incendi devastanti, che distruggono ettari di boschi, mettendo in pericolo non solo la biodiversità, ma anche le comunità umane; obbligando – tra l’altro – molti professionisti e volontari del sistema della Protezione Civile ad entrare in azione, quando magari preferirebbero trascorrere il proprio tempo in famiglia. Gli animali selvatici sono particolarmente vulnerabili ai rumori improvvisi e violenti. Le esplosioni dei fuochi artificiali generano panico, inducendo comportamenti pericolosi come fughe incontrollate che possono causare ferimenti o morti; a questo proposito ricordiamo le immagini delle centinaia di Storni comuni (Sturnus vulgaris) morti nel centro di Roma nel corso del Capodanno 2021. Chi vive con animali domestici conosce bene il terrore che questi eventi possono generare nei propri amici a quattro zampe. Il forte rumore provoca stress, ansia e, in alcuni casi, veri e propri traumi, che possono portare alla morte dell’animale.
I fuochi artificiali impattano negativamente anche sulla qualità dell’aria, aumentando la concentrazione di polveri sottili (PM10) e di inquinanti nocivi che noi tutti respiriamo. Ricordiamo inoltre il rischio per la sicurezza delle persone: i fuochi artificiali, se maneggiati in modo improprio o utilizzati senza le dovute precauzioni, rappresentano un grave pericolo per la sicurezza delle persone. Ogni anno si registrano numerosi incidenti che causano ustioni, amputazioni e, in alcuni casi, la perdita di vite umane. Bambini e adolescenti sono particolarmente vulnerabili, spesso coinvolti in situazioni rischiose per mancanza di supervisione o per l’utilizzo di prodotti non conformi agli standard di sicurezza. Tutti incidenti che vanno ad aumentare il carico che grava sul Sistema Sanitario, che, come sappiamo, è già in affanno in situazioni “normali”. Ci complimentiamo con i molti Comuni italiani che hanno imposto dei divieti per la Notte di San Silvestro, promuovendo a volte alternative ecologiche e rispettose della fauna e degli animali domestici e suggeriamo, al tempo stesso, agli altri di intraprendere la medesima strada”.