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E’ stato l’accordo con l’Inps, l’elemento mancante per avviare i nuovi ammortizzatori sociali per i lavoratori trentini. Si parte da settembre con il reddito di attivazione. Beneficiari del reddito di garanzia sono i lavoratori disoccupati dai 55 anni in su che hanno terminato il periodo massimo di tutela previsto dall’Aspi, sono in uno stato di disoccupazione, sono iscritti ad un Centro per l’impiego trentino e hanno sottoscritto il Patto di servizio e il Piano di azione individuale, e quelli di età inferiore ai 50 anni già inseriti nei percorsi provinciali per il reimpiego. L’entità del reddito di attivazione è pari all’indennità giornaliera di Aspi o mini-Aspi percepita nell’ultimo mese.
“In questo momento di crisi – sottolinea il vicepresidente Olivi – è importante per noi poter offrire un sostegno ulteriore ai lavoratori trentini, che consenta di coprire un periodo di inattività più lungo. E’ una misura, questa, che va letta assieme a tutte le altre, che rafforza il nostro sistema di ammortizzatori sociali senza perdere di vista quello che rimane l’obiettivo principale, la creazione di nuovo lavoro”.
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