Stato-Provincia, la palla passa a Palazzo Chigi

>

La trattativa finanziaria con Roma si è arenata.  Non ha sortito gli effetti auspicati l’incontro ieri a Roma dei presidenti di Trento e di Bolzano. 

Il governo ha detto no al residuo fiscale, ( la differenza tra il gettito dei tributi statali prodotti sul territorio e la spesa sostenuta dallo Stato sul medesimo territorio)     

come criterio per stabilire la compartecipazione delle due province autonome al risanamento della spesa pubblica,  Un principio che può essere applicato anche alle altre Regioni. Il governo ha inoltre chiesto maggiori sacrifici  e il ritiro dei ricorsi presentati alla Consulta in cambio di uno sconto nella prossima manovra finanziaria.   

Trento  e Bolzano non ci stanno. “Una proposta irricevibile” hanno chiarito Rossi e Kompatscher .      

Dure le reazioni del fronte parlamentare trentino. Patt e Svp  paventano di  non dare più il sostegno al governo, propositivo invece  Giorgio Tonini del Pd che invita ad andare avanti con la trattativa mentre il deputato e presidente della commissione dei 12  Dellai  prende in considerazione un accordo parziale.

La partita ora passa a Palazzo Chigi. “L’incontro di ieri è stato interlocutorio  – spiega   Gianclaudio Bressa sottosegretario del ministero degli affari regionali  –  i margini per la trattaiva ci sono a partire dal rapporto bilaterale delle speciali con lo Stato”  

Anche per Cgil Cisl e Uil la proposta di Renzi e Delrio è inaccettabile.

“Basta considerare le Autonomie speciali un bancomat da cui prelevare risorse a piacimento, soprattutto perché le province di Trento e Bolzano sono state le prime, fin dal 2009, ad accollarsi sulle proprie spalle il peso di un ingente contributo al risanamento dei conti pubblici statali.  Serve subito un’intesa .  

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina