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Sarà l’ inchiesta della Procura a fare chiarezza sulla dinamica del tragico incidente avvenuto domenica in cui ha perso la vita Marco Benedetti 46 anni di Rovereto annegato nell’Adige durante la zatterata del Palio “Un Borgo e il suo fiume” a Borgo Sacco. Nessuno si è accorto della sua assenza, fino al termine della gara. A lanciare l’allarme la moglie. Il suo corpo senza vita schiacciato sotto la zattera è stato recuperato qualche ora dopo dai sommozzatori.
Al vaglio degli inquirenti una decina di testimoniane, tra cui quelle dei tre compagni di equipaggio della vittima a bordo dell’imbarcazione che è andata a sbattere contro un pilone all’altezza di Nomi. E’ stata anche acquisita un’ampia documentazione fotografica che potrebbe essere determinante per ricostruire lo schianto e le modalità dei soccorsi. E’ atteso nelle prossime ore il nullaosta del magistrato per fissare la data dei funerali. Non è esclusa la necessità di un’autopsia per certificare le cause della morte. Fino ad allora ogni sera sarà recitato un rosario nella Chiesa di San Giovanni Battista a Borgo Sacco.
Intanto la comunità di Rovereto si stringe attorno al dolore della famiglia di Marco Benedetti, la moglie Nadia e le tre figlie Sara, Anna e Giorgia.
Mentre il comitato organizzatore ha deciso di dedicare a lui la prossima edizione del Palio di “Un Borgo e il suo fiume”, intanto si rincorrono sul web numerosi messaggi di cordoglio e i ricordi di una persona generosa, vitale e impegnata nel volontariato.
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