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A sette anni dall’inizio della ricerca sulle scritte lasciate dai pastori sulle rocce del monte Cornón, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, attraverso la “Summer School 2014: Scritte dei pastori” intende far conoscere, a specialisti e appassionati, i siti graffitati delle valli di Fiemme e Fassa.
Oltre 30mila le pittografie e le scritte che ricoprono gli spalti rocciosi del monte Cornón. Tale fenomeno scrittorio ben si collega all’attività dei pastori: sono la solitudine e i frequenti momenti di ozio ad aver lasciato quasi inevitabilmente lo spazio all’espressione scritta. Le pareti rocciose sono state per i pastori fiemmesi delle grandi lavagne, dove ogni scritta è stata curata con dedizione artistica, perché destinata a durare e a sopravvivere agli autori; andava quindi inserita in un suo spazio incorniciato, spesso anche molto in alto rispetto al sedime, che gli autori raggiungevano con l’aiuto di pali che fungevano da improvvisate scale o grazie agli accumuli di neve primaverili.
L’argomento apre inoltre gli orizzonti al confronto con altri famosi siti graffitati che dalla preistoria raccontano la vita dell’uomo, come il Monte Bego, laValcamonica e la Majella.
Ai microfoni di Trentino InBlu Giovanni Kezich direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente trentina.
Il programma della Summer School, che si terrà si a San Michele all’Adige presso il Museo da lunedì 1 a mercoledì 3 settembre e nelle valli di Fiemme e Fassa da giovedì 4 a sabato 6 settembre
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