>
Caso Itas. “Un’azione di pulizia a tutela dell’immagine della Società e di tutti i lavoratori e l’individuazione diuna governance per un periodo di “transizione”, per traghettare la società con senso di responsabilità, nella ricerca e nel raggiungimento del bene comune”. Sono queste le richieste che arrivano dalle rappresentanze sindacali.
La vicenda giudiziaria che ha travolto il colosso assicurativo “amareggia e preoccupa le organizzazioni sindacali e i lavoratori” si legge nella nota diffusa dai sindacati.
L’inchiesta è ancora in fase preliminare. L’ex direttore generale Ermanno Grassi è accusato di tentata estorsione, truffa e calunnia. Avrebbe ricattato il presidente di Itas Giovanni di Benedetto riuscendo a farsi consegnare quasi 400 mila euro in premi. Inoltre il manager avrebbe fatto un uso improprio dei fondi aziendali, acquistando beni personali di lusso mettendoli in conto alla società.
Grassi respinge le accuse.
Ora c’è attesa per l’assemblea dei soci in programma il prossimo 27 aprile, a cui parteciperanno 189 delegati rappresentanti dei 700 mila soci Itas. Tra i punti all’ordine del giorno anche la modifica di alcuni articoli dello Statuto. Sindacati e lavoratori “Chiedono che sia posta massima attenzione alla modifica del limite massimo dei mandati di carica per gli amministratori”.
“Serve un ricambio” così Lorenzo Pomini segretario generale della Cisl
Lascia una recensione