“Fatti un dono: dona una famiglia a chi non l’ha”

Le associazioni trentine hanno rilanciato il motto “Dònàti” sul valore dell’accoglienza familiare

AAA. Adozione, affido, accoglienza. Un mettersi in gioco all'insegna del "Dònàti", nella sua doppia accezione – "Fatti un dono: dona una famiglia a chi non l'ha" -, slogan scelto dal Forum nazionale delle famiglie per trasmettere il valore di affido e adozione e per rilanciare il tema dell’accoglienza familiare in occasione della campagna nazionale di sensibilizzazione. L'invito è stato raccolto dal Forum delle Associazioni Familiari del Trentino promuovendo un incontro – in contemporanea nelle altre 19 regioni aderenti al progetto – svoltosi nel pomeriggio di sabato 26 gennaio al Muse Social Store di via Calepina, durante il quale è stata data voce sia alle associazioni locali impegnate sul territorio sia alle testimonianze di alcune famiglie.

Sposati da molto tempo e con 4 figli tra gli 11 e i 25 anni, Raffaella e Giuliano si sono chiesti se potevamo essere una risorsa per un altro bambino e hanno deciso di dare disponibilità per un affido famigliare, un'esperienza che li ha coinvolti da giugno fino a novembre dello scorso anno dopo aver intrapreso il necessario percorso formativo: "Questo cammino preparatorio – hanno raccontato – ci ha aiutato a conoscerci meglio e a crescere nella sintonia di coppia, maturando maggiore unità anche con gli altri figli, anch'essi coinvolti nella decisione". L'arrivo di una bambina nigeriana di 9 anni dopo quasi due anni dall'inserimento nel gruppo delle famiglie affidatarie, ha comportato momenti di dubbio, ma l'esperienza ha superato ogni aspettativa. "Anche se è stata con noi pochi mesi – ha scritto una delle figlie in un messaggio arrivato durante l'incontro -, è davvero diventata parte della famiglia. Una settimana fa ero in stazione e ho sentito una vocina chiamarmi, mi sono girata e l'ho vista corrermi incontro. Ci siamo fermate a parlare e quando è tornata dalla sua amica e lei le ha chiesto chi fossi, ha risposto: è mia sorella".

L'essere stati ampiamente ripagati dalla scommessa fatta su se stessi è quanto emerso anche dal racconto di Franca e Paolo, genitori adottivi di due fratellini provenienti dalla Lituania: "È un'esperienza impegnativa ma appagante, dà molto più della fatica che richiede: ogni giorno è una scoperta e siamo noi ad essere stati adottati da loro". Un ruolo importante nel sostenere le coppie, che devono affrontare in media tre anni di attesa, è svolto da AGAP-Associazione genitori adottivi e preadottivi di Trento, attiva fin dal 1996 nel fornire informazioni, organizzare incontri con esperti, creare occasioni di confronto e di condivisione (Per info: segreteria@agap-trento.org – 347. 4906664).

Per aiutare famiglie in difficoltà, è stato invece promosso dalla Comunità Murialdo del Trentino Alto Adige "Famiglie. Presente!", un progetto di affiancamento familiare in via di sperimentazione a Trento, Rovereto e in Alta Valsugana che valorizza il ruolo concreto che può avere una famiglia affiancandone un'altra che vive un periodo difficile. L'obiettivo è creare una rete di relazioni che rafforza la comunità, valorizzando il contributo che ogni membro delle famiglie che sottoscrivono il "patto di affiancamento" può dare attraverso un percorso basato su parità, fiducia e reciprocità (Per info: famiglie@murialdo.taa.it – 345.0802743).

All'incontro è intervenuta anche Anna Berloffa, responsabile del nuovo Servizio provinciale dedicato a età evolutiva, genitorialità e Centro per l’infanzia, incoraggiando a proseguire nei vari percorsi e ribadendo l'impegno dell'equipe multidisciplinare da lei diretta a impegnarsi soprattutto nelle attività di prevenzione.

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