I camosci e l’infotraffico

Le automobili sfrecciano, i camosci tentennano. Non hanno fretta, attendono guardinghi, si lasciano anche fotografare. Avviene sulla frequentata statale tra Mattarello e Besenello, sul fondovalle che lega Trento e Rovereto ed è appena lambito dalle pendici boscose. Scendono spesso dalla Vigolana, i camosci. Erano scomparsi verso gli anni ‘40 del secolo scorso, ma sono stati poi reintrodotti negli anni Ottanta e Novanta: qualche gruppo è arrivato anche dal Sud. Nei boschi sopra Mattarello e Besenello hanno trovato casa stabile, evidentemente ospitale, e non si fanno infastidire dal rombo dei motori. Nemmeno dalle ruspe e dai camion in azione dallo scorso anno nel grande cantiere per la realizzazione dell’impianto di depurazione Trento 3, un’opera da 82 milioni di euro che sarà ultimata nel 2020.

Anche la viabilità è stata e sarà modificata e gli ungulati “sorpresi” dall’obiettivo attento di Gianni Zotta sembrano proprio chiedersi…quale strada prendere. A precauzione, per evitare attraversamenti e incidenti, c’è una barriera di new jersey ed i camosci ostentano tranquillità. I più prudenti sembrano voler controllare anche le indicazioni del Servizio Infotraffico….

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