Cala il sipario sulla 91esima Adunata nazionale degli Alpini.
A cento anni dalla fine della Grande Guerra, i nemici di un tempo hanno pianto insieme i loro caduti, lanciando un forte messaggio di pace, di unità e di riconciliazione che è stato amplificato e valorizzato ai massimi livelli dalla presenza a Trento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.Il capo dello Stato, dopo aver visitato il Mausoleo di Cesare Battisti, si è recato al Cimitero di Trento, per onorare i monumenti ai caduti italiani e a quelli austroungarici, alla presenza del console generale d’Austria, Wolfgang Spadinger e del vicepresidente nazionale della Croce Nera austriaca, Walter Murauer.
Un momento storico, che chiude i conti con un passato tragico, per guardare, con rinnovata speranza, al futuro.
Un messaggio ripreso anche da Papa Francesco, che a mezzogiorno da Piazza San Pietro a Roma, durante il consueto Angelus, ha voluto salutare gli Alpini. “Li incoraggio – ha detto il Papa – ad essere testimoni di carità ed operatori di pace sull’esempio di Teresio Olivelli, alpino difensore dei deboli recentemente proclamato Beato”.
L’Adunata Si è conclusa con la sfilata sei 18 mila alpini del Trentino Alto Adige e il passaggio della stecca all’Ana di Milano che organizzerà la adunata nel 2019.
Il bilancio del presidente degli alpini trentini Maurizio Pinamonti (Ascolta audio qui sotto)
Il rientro dei partecipanti iniziato già ieri in serata procede senza particolari intoppi. Il traffico sostenuto ma non si è verificata alcuna paralisi, solo qualche attesa si è registrata alle stazioni ferroviarie.i. prova che il piano di intervento messo a punto dalla Protezione civile del Trentino, in accordo con il Comitato organizzatore adunata, ha funzionato, reggendo l’urto di centinaia di migliaia di partecipanti
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