Come garantire la coesistenza del lupo e dell’uomo sulle Alpi? Su questo tema è entrata nel vivo oggi all’ Auditorium di Trento la conferenza che vede confrontarsi fino a domani  esperti internazionali, mondo agricolo e zootecnico.

Presentati i risultati ottenuti e le azioni di conservazione nelle Alpi nell’ambito del progetto Life WolfAlps durato cinque anni, messo in atto per supportare la conservazione a lungo termine della popolazione di lupo nelle Alpi italiane e slovene, attraverso azioni coordinate di conservazione in zone particolarmente importanti per la specie.

Sono state illustrate anche alcune soluzioni naturali per contenere la popolazione dei lupi, il cui aumento sta creando difficoltà agli agricoltori. Il recente “Rapporto grandi carnivori” redatto dal Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento riferisce di 6 branchi (o gruppi famigliari) e 1 coppia per un totale di circa 30 esemplari (sulle Alpi la maggiore concentrazione di lupi si registra in Piemonte, tra Torino e Cuneo, dove tra il 2015 e 2016 si sono stimati circa 151 esemplari.

Il numero dei lupi è in aumento, ma il fenomeno è tenuto sotto controllo  – è stato sottolineato durante il convegno – sono importanti le misure di prevenzione per contrastare gli attacchi agli animali.