La stagione fredda è alle porte e il tavolo dell' inclusione, che coinvolge Provincia autonoma, Comune di Trento e la rete di associazioni e cooperative, assistenti sociali e volontari, si sta attivando per garantire la stessa copertura dei posti letto per i senza dimora raggiunta l'anno scorso. Circa 230 posti distribuiti in otto strutture di accoglienza disponibili nel capoluogo trentino e a Rovereto. Ad oggi ci sono alcuni alloggi in sospeso, nel caso, ad esempio, di Casa Maurizio in via del Commercio non è ancora stato rinnovato il contratto d'affitto da parte del proprietario. “Entro fine mese avremo la conferma o meno di tutte le strutture – precisa Roberto Pallanch, direttore Servizio politiche sociali della Provincia di Trento – e sono al vaglio anche altri immobili”. Tra le questioni da risolvere c'è anche la presenza di un gruppo di richiedenti asilo che arrivano via terra, attualmente una quarantina, che per motivi burocratici ancora non sono entrati nel sistema di accoglienza provinciale e che vivono in ricoveri di fortuna, la maggior parte all'aperto. “Li abbiamo sempre accolti anche se il servizio di bassa soglia, come i dormitori, sono pensati per i senza dimora locali” – spiega Mariachiara Franzoia, assessora alle politiche sociali del Comune di Trento -. La prossima settimana avremo un incontro con Commissariato del Governo e Questura per cercare di velocizzare i tempi di accesso al progetto di accoglienza, così da dare una risposta alle loro istanze”. La gestione degli spazi e dell'accoglienza anche quest'anno è affidata dalla Provincia allo Sportello unico attivo tutto l’anno presso l'ex sede della Caritas in via Endrici 27.
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