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Oggi si celebra la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, per ricordare la tragedia avvenuta il 3 ottobre 2013 nel Canale di Sicilia, a poche miglia da Lampedusa, quando morirono in mare 386 persone nel naufragio del barcone partito dalla Libia. Il naufragio di Lampedusa è considerata una delle più gravi tragedie del mare avvenute nel XXI secolo.
La giornata è stata voluta per conservare e rinnovare la memoria di quanti hanno perso la vita nel tentativo di emigrare verso l’Italia per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria.
Nei primi sette mesi del 2017 sono stati 95mila i migranti sbarcati sulle coste italiane.
Anche in Trentino si commemora questa giornata con una marcia di solidarietà, organizzata dalla Diocesi di Trento, dal Centro ecumenico e dal Centro Astalli, in programma questa sera alle 19 partendo da piazza Dante per arrivare in piazza d’Arogno: un momento di memoria, condivisione e preghiera in ricordo delle vittime dell’immigrazione.Dopo la marcia, seguirà alle 20.45 presso il teatro dell’oratorio del Duomo in via Madruzzo la lettura scenica dal titolo “Quel mattino a Lampedusa” di Antonio Umberto Riccò, con musiche di Francesco Impastato. L’iniziativa è a cura di MASCI – Movimento adulti scout cattolici italiani.
Sentiamo Stefano Canestrini, direttore del Centro Astalli di Trento.
“L’Europa inizia a Lampedusa”, è il progetto a cui hanno aderito 200 ragazzi e ragazze di 30 scuole italiane ed europee che oggi sono nell’isola siciliana. Con loro anche quattro studenti del Liceo Da Vinci di Trento, che hanno concorso con il documentario “O’Scià”, prodotto da Format-Centro audiovisivi della Provincia autonoma di Trento e che è stato realizzato a seguito di un viaggio di istruzione sull’isola siciliana. I giovani hanno incontrato alcuni dei sopravvissuti della tragedia del 2013 (in tutto furono 155)
Sentiamo Sandro Bertoni, il professore che li ha accompagnati
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