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Le Funivie Folgarida Marilleva restano in Trentino per 30,8 milioni di euro. Ad aggiudicarsi l’asta è stata la società funiviaria di Campiglio. Nessun rilancio da parte della società finanziaria di recupero crediti che si era aggiudicata in via provvisoria l’asta del 25 luglio scorso.
Il prossimo passo sarà la costituzione di una società con altri partner privati che hanno aderito all’operazione: Isa, Finanziaria Trentina, Itas, Mediocredito, Funivie Carosello Tonale e un gruppo di imprenditori della val di Sole.
Nella partita è entrata anche la Provincia di Trento, tramite Trentino Sviluppo, che garantirà un prestito obbligazionario di 21 milioni di euro.
“Questa vittoria – commenta il governatore Ugo Rossi – consente di valorizzare in chiave territoriale un asset funiviario a cui è riconducibile di fatto una buona parte del turismo dello sci del Trentino occidentale, con 150 chilometri di piste che si snodano da Folgarida a Madonna di Campiglio-Pinzolo”.
“Abbiamo evitato il rischio di un’operazione di speculazione finanziaria pericolosa per il territorio” afferma il presidente dei Funivie Campiglio Sergio Collini.
Sul fronte politico, mentre le forze di maggioranza Pd e Upt plaudono al risultato, critiche invece arrivano dalle minoranze, che accusano Piazza Dante di essersi mossa in ritardo.
Divisi i sindacati: soddisfatta la Cgil: “ con questa operazione si garantisce un progetto di sviluppo industriale e non speculativo”; la Uil invece punta il dito contro il forte costo pubblico dell’intervento.
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