Le interviste impossibili dell’Associazione Rosmini: è il poeta Orazio a rispondere venerdì 8 novembre alle 17

Il poeta Orazio intervistato. Illustrazione di Leo Masi

Continuano all’Associazione Rosmini di Trento le interviste impossibili ai personaggi del passato; dopo Giacomo Leopardi giunge ora dal mondo latino il poeta Orazio. Appuntamento presso la sede di Via Dordi venerdì 8 novembre alle 17 con Bruno Vanzo (giornalista) e Alfonso Masi (Orazio).

Fra le tante figure che la Storia ci ha tramandato, Orazio si distingue come il contrario dell’uomo tutto d’un pezzo: egli è invece persona ricca di ombre e luci, pregi e difetti, insicurezze e contraddizioni.

L’intervistatore guida alla scoperta della vita e delle opere del poeta, che alle varie domande risponde prevalentemente con i propri versi. Ne scaturisce una persona che si accontenta di ciò che possiede, incline a perdonare i difetti degli altri, considerando invece nel prossimo i lati positivi che non mancano in nessuno.

Singolare nella sua opera è la continua conversazione con la morte, per usare il titolo di un’opera di Giovanni Testori. “La pallida morte batte con piede imparziale/al tugurio del povero e ai turriti palazzi del re./ Tre pugni di polvere e via”; anche per lui vale il verso di Quasimodo: “Ed è subito sera”.

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