Calcio. Il Trento gioca e spreca. Al Briamasco la Virtus Verona strappa un punto

Anastasia in rete su rigore questa sera. Foto Carmelo Ossanna

Sfida d’alta classifica al Briamasco, in un martedì sera di fine ottobre dal clima mite. Al termine Trento e Virtus Verona si dividono la posta anche se, dopo l’1 a 1 finale, frutto delle reti di Metlika e Anastasia, sono i padroni di casa a uscire dal campo con l’amaro in bocca per la grande mole di gioco creato e le tante occasioni sprecate. La Virtus capitalizza invece uno dei due tiri in porta della serata, ringraziando il suo estremo portiere, Sibi, che la tiene in gara con alcuni interventi prodigiosi.

LA PARTITA. Rispetto all’ultima uscita (il rocambolesco pareggio di venerdì scorso fa contro l’Aurora Pro Patria) il Trento non cambia solo casacca – oggi tocca alla terza, arancione – ma anche, come preannunciato da mister Tabbiani alla vigilia, diversi uomini rispetto . Il conto dei tiri si sblocca al tredicesimo con una conclusione senza pretese di Giannetti, ma da quel momento il Trento alza decisamente il ritmo: Di Santo ci prova due volte prima di sinistro e poi di destro ma la mira non è precisa. Poi magistralmente smarca Vallarelli davanti a Sibi che è bravissimo a sventare la minaccia con una provvidenziale uscita.

Un’azione in area veronese. Foto Carmelo Ossanna

Alla mezzora nuova ghiotta occasione per il Trento per sbloccare il risultato: Fini sul pallone, parabola mancina che complice una deviazione finisce sui piedi di Vallarelli che da ottima posizione però non inquadra la porta.

Il copione della gara resterà lo stesso per tutto il primo tempo: Virtus che pensa a difendersi e nelle ripartenze si affida alla gamba di Calabrese che con Fini dà vita a un bel duello sulla fascia di competenza, non senza esclusione di colpi. De Marchi, isolato e ben controllato dalla difesa trentina, fa quello che può.

Il secondo tempo inizia senza cambi, non cambia nemmeno il copione della gara che vede il Trento in continua proiezione offensiva senza però trovare mai la precisione necessaria. È però, a sorpresa la Virtus a passare al quindicesimo: conclusione – la prima della gara – di Metlika dal limite che deviata, trova una parabola beffarda sulla quale Barlocco non può nulla. Il Trento non sbanda ma reagisce, e cinque minuti più tardi il neoentrato Ghillani serve  Petrovic il cui tiro cross è intercettato da Sibi.

Al 26° Anastasia crede su un pallone che sembrava perso, e scodella in mezzo. La palla, si impenna e nel ricadere termina sul braccio di un avversario: Pacella indica il dischetto ed è lo stesso numero sette gialloblù a trasformare con sicurezza spiazzando il portiere e facendo esultare i 1.400 spettatori del Briamasco. Il Trento vuole ribaltarla subito: Frosinini centra e la palla viene deviata in extremis dal Sibi sopra la traversa. Mister Tabbiani inserisce Di Carmine per Petrovic, parso comunque maggiormente nel vivo del gioco nella seconda frazione.

Il 13 gialloblu  – 6 reti in nove gare prima di stasera – si fa notare subito per una sponda per Ghillani che trova solo potenza e non precisione. Risponde nell’area opposta De Marchi: il primo tiro della sua serata arriva al minuto 34 ma è una fucilata sulla quale Barlocco fa buona guardia. Nella stessa azione Kassama è costretto a lasciare il campo, al suo posto c’è Barison.

Occasione ghiottissima per il Trento a cinque dalla fine. Di Carmine dimenticato in mezzo all’area colpisce di testa a botta sicura ma centra Sibi su un preciso cross di Disanto. Il bomber aquilotto pochi secondi dopo innesca Ghillani la cui conclusione è intercettata da Sibi di piede. Il Trento le prova tutte, al terzo di recupero Anastasia scambia con Di Carmine ma davanti a Sibi il suo sinistro viene sporcato e termina lento nelle mani del portiere.

È l’occasione che di fatto manda in archivio il match e dopo cinque di recupero Pacella manda tutti negli spogliatoi.

 

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